Cerca
Cerca
+

Accordo nel G14 sulle regole

contro la crisi economica

Dario Mazzocchi
  • a
  • a
  • a

Per certi aspetti, sembra di essere tornati al primo giorno di incontri: sull'economia tanto il G8 quanto il G14 hanno confermato di essere in sintonia per le misure contro la crisi, mentre il nodo ambientale non è ancora stato del tutto sciolto per le opposizioni di India, Brasile e Cina. Pechino ha chiaramente detto che i punti, per lei, non sono vincolanti. Cammino più facile, al contrario, per le misure finanziarie. I Paese del G14, dopo l'incontro pomeridiano, hanno confermato la volontà di cooperare perché “l'economia globale riprenda la crescita lungo un cammino equilibrato, equo e sostenibile a beneficio di tutti, soprattutto dei più vulnerabili”. Le dichiarazioni d'intenti sono contenute in una bozza intitolata “Promuovere l'agenda globale” e verrà presentata anche sul tavolo del G20 in programma a Pittsburgh i prossimi 24 e 25 settembre. Economia sostenibile - Vengono incoraggiati “lo sviluppo, la diffusione e il trasferimento” di “tecnologie pulite, a basso carbonio” nel tentativo di ridurre le emissioni e aumentare l'efficienza energetica. Uno scenario che non potrà fare a meno del libero mercato, dal momento che i leader hanno, nuovamente, ribadito l'impegno a combattere il protezionismo, oltre ad aver assicurato di astenersi “da svalutazioni concorrenziali delle nostre valute”. La Cina: riformare sistema valutario - Le valute, altro tema affrontato nel corso del vertice, perché anche in questo ambito la Cina ha fatto sapere di volere una riforma graduale del sistema valutario internazionale, “per una maggiore diversificazione della moneta di riferimento”. I ministri del Commercio avranno il compito di “esplorare immediatamente ogni possibilità di impegno diretto nell'ambito della Wto (World trade organization, ndr)”. L'appuntamento principale rimane quello di Doha del 2010 per avere a quel punto “una conclusione ambiziosa ed equilibrata”. "Una casa andata a fuoco" - A L'Aquila era presente anche il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Dominique Strass-Khan (nella foto con il presidente francese Sarkozy). “Non siamo al punto di lanciare exit strategies ma bisogna cominciare a pensarci”, ha commentato, paragonando la crisi che ha colpito l'economia (e i cui effetti in fatto di disoccupazione si faranno ancora sentire nel 2010) ad una casa andata a fuoco: “La casa bruciava, l'abbiamo inondata d'acqua, ora dobbiamo drenare quest'acqua”. Calma e pazienza rimangono le parole d'ordine anche di questo G8. (Dario Mazzocchi)

Dai blog