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Fini difeso dai suoi: "Siamo tutti con te"

Dossier sexy: "Pronto a denunciare"

Silvia Tironi
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Gianfranco Fini ancora al centro delle polemiche. «Inserire  in un articolo che si riferisce a vicende politiche e al presidente Fini una allusione generica ad “un fascicolo del 2000 su faccende a luci rosse” che riguarderebbero personaggi di Alleanza Nazionale, è un fatto gravissimo che lede la reputazione del Presidente della Camera dei Deputati. Valuteremo quali iniziative assumere in sede giudiziaria». Questa la riposta di Giulia Buongiorno, legale di Fini e presidente della Commissione giustizia della Camera, all'editoriale di Vittorio Feltri sul “Giornale” nel quale si fa riferimento a «un fascicolo del 2000 su faccende a luci rosse riguardanti personaggi di Alleanza Nazionale». a data da destinarsi.  Salta vertice Berlusconi-Bossi - L'atteso incontro tra Berlusconi e Bossi che si doveva tenere lunedì sera, alle 21 ad Arcore, per parlare delle candidature alle prossime Regionali non ci sarà. Dall'entourage del premier fanno sapere che il Cavaliere ha altri impegni, mentre secondo indiscrezioni in questa settimana dovrebbe tenersi l'incontro tra Fini e il leader del Carroccio dopo lo scontro a distanza tra i due sui diritti agli immigrati che ha infiammato il dibattito politico dei giorni scorsi. Bocchino: «An è tutta con Fini» – «An  non è morta. Se dovesse nascere un gruppo che fa riferimento a Fini, ne farebbe parte la quasi totalità di An». Così il capogruppo vicario del Pdl alla Camera Italo Bocchino, che in un'intervista al Corriere della Sera annuncia una lettera di 50 deputati al premier per chiedere chiarezza sugli attacchi delle ultime settimane a Fini, altrimenti «il nostro voto non sarà più scontato» «La situazione è difficile e non possiamo permetterci rotture», afferma Bocchino. «Siamo convinti che questo è il miglior governo possibile, ma diciamo anche: attenzione, Fini non è affatto solo, ha rapporti internazionali che sono sotto gli occhi di tutti, ha un patrimonio di voti, di consensi e di struttura da cui non si prescinde». Bocchino ha annunciato che nei prossimi giorni presenterà una lettera a Berlusconi firmata da «oltre una cinquantina di ex An, a cui sono pronti ad aggiungersi almeno un'altra decina di ex forzisti», in cui si chiedono «tre semplici cose. La prima è che si arrivi a una norma non scritta ma vincolante che prevede nel Pdl un patto di consultazione permanente tra Berlusconi e Fini. Perchè non è possibile che Fini apprenda di candidature o proposte di legge a cose fatte». La seconda richiesta sono «vertici di maggioranza» in cui si decide il da farsi, perchè «le cene del lunedì tra Berlusconi e Bossi non rappresentano tutto il Pdl». Infine, aggiunge Bocchino, «chiediamo che negli organi di partito i temi politici vengano discussi e votati».  Se le richieste non fossero accettate, avverte l'esponente del Pdl, «siccome la lealtà non va confusa con la fessaggine, le cose cambieranno. E non sarà più scontato il nostro voto favorevole su ogni provvedimento. È arrivato il momento di far volare le colombe - aggiunge - per ricucire uno strappo più profondo di quanto sia mai stato in passato. Il premier, da uomo intelligente qual è, capirà che questo è il momento di intervenire». Fini: non bisogna avere paura degli immigrati – Intanto, da L'Aquila, dove lunedì mattina ha inaugurato una scuola materna a Villa Sant'Angelo accompagnato dalla speaker del Congresso Usa, Nancy Pelosi, il presidente della Camera ritorna sulla questione del diritto agli immigrati: «La storia di Nancy Pelosi dimostra che non solo bisogna essere orgogliosi delle proprie radici italiane, ma anche che non occorre avere paura dell'immigrazione né dubitare sulla possibilità di avere una vera integrazione».

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