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Intesa raggiunta, tra Enac e Ryanair

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"Nessun volo domestico sarà sospeso"

francesca Belotti
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Si è concluso l'incontro interministeriale convocato per cercare un accordo dopo che la compagnia irlandese Ryanair aveva annunciato la sospensione dei voli nazionali in Italia dal 23 gennaio. La decisione della campagna irlandese era stata presa per protestare contro la normativa fatta rispettare dall'Enac che consente la possibilità di volare in Italia anche esibendo tesserini o documenti alternativi al passaporto o alla carta d'identità. La riunione, a cui hanno partecipato anche i ministri Roberto Maroni e Altero Matteoli, oltre al presidente dell'Enac Vito Riggio, ha portato a un accordo: Ryanair non sospenderà i voli nazionali e in Italia si potrà volare presentando passaporto o carta d'identità o le carte AT/BT, che vengono rilasciate dal Governo ai Ministri, Parlamentari, quale carta di identità nazionale approvata che rientra nelle procedure di sicurezza sull'identità.  Commentando l'esito della riunione Adrian Dunne, direttore operativo Ryanair in Italia, ha dichiarato: "Siamo compiaciuti dell'intesa raggiunta che consentirà di proseguire coi voli italiani dopo il 23 gennaio. Crediamo che la nuova ordinanza dell'Enac su passaporti e carte d'identità incrementerà la sicurezza. Ringraziamo l'Enac". Vito Riggio ha spiegato che la compagnia low-cost "accetterà tutti i documenti rilasciati dalle autorità dello Stato e darà ampie informative ai passeggeri. Per quanto riguarda le patenti di guida, poiché sono di due tipi, ci hanno chiesto un tempo per approfondimenti tecnici. Tempo che è stato concesso". Durante la conferenza stampa il presidente dell'Enac ha inoltre spiegato che Ryanair "si è scusata con l'Italia per il fraintendimento sull'uso della parola sicurezza. Intendevano le loro sicurezze operative e non quella del Paese che è ai massimi livelli".

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