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Armi, Usa-Russia vicini all'accordo

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Il rinnovo dello Start-1 è quasi concluso. Ma resta da sciogliere il nodo sullo Scudo

Albina Perri
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Russia ed Usa sono vicini all'accordo per la riduzione delle armi strategiche e al rinnovo Trattato Start-1, che risale al 1991. Ma resta acora un punto importante da sciogliere: si tratta di un riferimento al progetto di scudo antimissile Usa, che il Cremlino vorrebbe 'legare' in qualche modo al rinnovo del Trattato. Secondo il Wall Street Journal, il presidente Usa Barack Obama ha inviato un suo personale emissario a Ginevra per discutere con la delegazione russa tutti gli elementi dell'intesa ancora sul piatto. Laciando scoperto solo, appunto, il problema scudo. Il presidente Obama aveva annunciato a settembre di voler revocare lo scudo in Europa orientale, sviluppato dal suo predecessore, George W. Bush, e da sempre visto da Mosca come una minaccia alla propria sicurezza Il nodo scudo- Il presidente Obama aveva annunciato a settembre di voler revocare lo scudo in Europa orientale, sviluppato dal suo predecessore, George W. Bush, e da sempre visto da Mosca come una minaccia alla propria sicurezza. Perché un radar in Repubblica Ceca e una base missilistica in Polonia, proprio a ridosso al confine russo, venivano considerati da Putin e dai generali, non solo diretti a limitare un eventuale attacco dall'Iran, ma piuttosto come uno schiaffo, proprio nell'ex giardino di influenza sovietica. Gli Stati Uniti recentemente hanno cambiato questo progetto, e da missili a lungo raggio, sono passati a un sistema più flessibile con armi di corto e medio raggio. Sembrava una posizione meno fastidiosa per la Russia. Ma a dicembre Putin ha rivendicato il diritto di conoscere tutti i dettagli di questo nuovo ombrello. "Se vogliamo uno scambio di informazioni, allora che gli Stati Uniti ci danno tutte le informazioni sullo scudo antimissile, e noi saremo pronti a fornire informazioni sulle armi offensive", ha detto. E ha poi sostenuto che la Russia si sentiva allora in diritto di pensare ad armi "offensive", per controbilanciare. "Con una sorta di 'ombrello', i nostri partner si sentiranno sicuri e faranno tutto ciò che vorranno, l'equilibrio sarà infranto e ci sarà una maggiore aggressività sia in politica che in economia'', era stata la minaccia. Che cosa prevede il trattato- Il futuro trattato abbasserebbe il numero massimo delle testate nucleari detenute da ciascuno dei due Paesi tra 1.500 e 1.675, come ipotizzato dallo stesso Obama e dal collega russo Dmitri Medvedev lo scorso luglio, al lancio dei negoziati che dovevano portare al rinnovo entro il 5 dicembre 2009, data di scadenza dello Start-1. Potrebbe essere più alto, invece, il numero di vettori autorizzati: tra 700 e 800, mentre i due presidenti avevano indicato un obiettivo minimo di 500, ma anche un massimo di 1.100.  Per il Wsj la conclusione formale delle trattative, quindi la firma del nuovo trattato, potrebbe arrivare "entro una settimana o due mesi".

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