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I vescovi si schierano: "Questo voto sia contro l'aborto"

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L'indicazione ai cattolici prima delle Regionali può incidere su Lazio e Piemonte

Maria Acqua Simi
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Questa volta la CEI non ha lasciato nulla di sottinteso.  E sul voto della prossima settimana si pronuncia in prima persona la guida dei vescovi italiani, il card. Angelo Bagnasco. La difesa della vita umana, innanzitutto dal "delitto incommensurabile" dell'aborto in tutte le sue forme, è uno dei valori "non negoziabili" in base al quale i cattolici devono votare nelle prossime regionali. Questo in sintesi quanto ha indicato il presidente della Cei aprendo oggi i lavori del Consiglio episcopale permanente, il "parlamentino" dei vescovi italiani. Un'indicazione inequivocabile, specie se si considerano le candidature della regione Lazio, con un'Emma Bonino da sempre convinta abortista. Insomma, appare chiaro che tra la leader radicale e la candidata del Pdl Renata Polverini, la scelta per i cattolici sia quasi obbligata.  E così in Piemonte, dove i cattolici potrebbero trovarsi ad abbandonare l'Udc (alleato della assai poco cattolica Bresso) e sostenere invece il leghista Cota, di cui Bagnasco è simpatizzante. L'arcivescovo di Genova, a motivazione del suo intervento,  ha elencato questi valori imprescindibili: "la dignità della persona umana, incomprimibile rispetto a qualsiasi condizionamento; l'indisponibilità della vita, dal concepimento fino alla morte naturale; la libertà religiosa e la libertà educativa e scolastica; la famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna". Su questo fondamento, ha spiegato, "si impiantano e vengono garantiti altri indispensabili valori come il diritto al lavoro e alla casa; la libertà di impresa finalizzata al bene comune; l'accoglienza verso gli immigrati, rispettosa delle leggi e volta a favorire l'integrazione; il rispetto del creato; la libertà dalla malavita, in particolare quella organizzata". La condanna dell'aborto- Durissime le sue parole contro l'aborto, descritto come "un'ecatombe progressiva", che si vuole rendere "invisibile" attraverso l'uso di pillole da assumere in casa. "Che cosa ci vorrà ancora - si è chiesto il presidente della Cei - per prendere atto che senza il principio fondativo della dignità intangibile di ogni pur iniziale vita umana, ogni scivolamento diviene a portata di mano?» «In questo contesto, inevitabilmente denso di significati, sarà bene - ha subito proseguito - che la cittadinanza inquadri con molta attenzione ogni singola verifica elettorale, sia nazionale sia locale e quindi regionale". "L'evento del voto è - ha detto - un fatto qualitativamente importante che in nessun caso converrà trascurare". (Fonte Ansa) Chiesa e pedofilia- I vescovi italiani hanno applicato per tempo le severe norme stabilite dal Vaticano contro i preti pedofili. È quanto ha voluto chiarire questo pomeriggio, il cardinale Angelo Bagnasco, aprendo i lavori del Consiglio episcopale permanente a Roma e con una lunga relazione in cui ha toccato in modo approfondito il problema degli abusi sessuali sui minori da parte del clero. "Le direttive chiare e incalzanti - ha affermato la guida della CEI - già da anni impartite dalla Santa Sede confermano tutta la determinazione di fare verità fino ai necessari provvedimenti, una volta accertati i fatti. I Vescovi italiani prontamente ne hanno preso atto e hanno intensificato lo sforzo educativo dei candidati al sacerdozio, il rigore del discernimento, la vigilanza per prevenire situazioni e fatti non compatibili con la scelta di Dio, una formazione permanente del nostro clero adeguata alle sfide". "Siamo riconoscenti - ha aggiunto - alla Congregazione per la Dottrina della Fede per l'indirizzo e il sostegno nell'inderogabile compito di fare giustizia nella verità, consapevoli che anche un solo caso in questo ambito è sempre troppo, specie - ripeto - se chi lo compie è un sacerdote".

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