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Sydney, protesta per lo sfratto ai pipistrelli

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Una coalizione di gruppi animalisti è scesa in campo contro il piano anti-pipistrelli

francesca Belotti
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Sfrattare i pipistrelli? In Australia sono contrari. Una coalizione di gruppi animalisti è scesa in campo contro il piano del Giardino botanico di Sydney di usare forti rumori per sfrattare una popolosa colonia di grossi pipistrelli che stanno distruggendo gli alberi. I gruppi affermano che le misure, ora sottoposte al ministro dell'ambiente Peter Garrett, sono crudeli e servirebbero solo a trasferire altrove il problema. La direzione dei Botanic Gardens ha chiesto l'autorizzazione al programma, basato su rumori improvvisi, come accensione di motori e detonazioni, nella speranza di liberare gli storici giardini, 30 ettari di verde in centro città, da un'invasione che ha già ucciso 18 alberi maturi e ne minaccia 300 altri. Il direttore Tim Entwistle ha detto che nell'area si raccolgono fino a 22 mila volpi volanti alla volta, che spogliano gli alberi uccidendoli. Precedenti tentativi, come proiettare luci stroboscopiche, spalmare gli alberi con essenze repellenti e appendere sacchi di escrementi di pitone, sono falliti mentre il ricorso a forti rumori nel 2003 è riuscito a cacciare le volpi volanti dai giardini botanici di Melbourne. Gli animalisti chiedono al ministro di bloccare il piano, affermando che quando è stato usato a Melbourne gli animali sono rimasti traumatizzati e comunque si sono stabiliti in aree residenziali vicine causando le proteste degli abitanti.

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