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Iraq, la guerra "accorcia" i bambini

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Malnutrizione e problemi igienici riducono l'altezza

Eleonora Crisafulli
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La guerra “accorcia” i bambini. Lo rivela uno studio dell'università di Londra, condotto da Gabriela Guerrero-Serdan, secondo cui la fame patita dai più piccoli nelle zone colpite dal conflitto iracheno ruba centimetri alla loro crescita. Oltre alla cattiva e scarsa alimentazione, incidono sull'altezza anche le interruzioni di corrente e acqua e le malattie causate da problemi igienici. In media i bambini sotto i cinque anni che vivono in Iraq misurano 0,8 centimetri in meno dei loro coetanei. In particolare, risultano più bassi quelli delle province del sud e del centro, più martoriate dagli scontri. La differenza di altezza inoltre è più pronunciata nel primo anno di vita, poiché i bambini subiscono le conseguenze di privazioni e sofferenze patite dalle madri nel corso della gravidanza. Peso e altezza - Guerrero-Serdan ha spiegato che "a prima vista è più facile capire se un bambino è malnutrito osservandone il peso, spesso sinonimo di fame. L'altezza, tuttavia, è un indicatore legato più all'assunzione  di proteine, anche se molto complicato da rilevare. Ma a differenza del peso, che può essere recuperato più avanti quando si avrà maggiore cibo a disposizione, l'altezza non sempre è riconquistabile, soprattutto se il periodo in cui si cresce è trascorso".

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