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Il Colosseo trova gli sponsor per il make up

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Deve essere ristrutturato, quasi composta la cordata di "amici" che finanzieranno i lavori, ma niente cartelloni pubblicitari. Sospesi anche i concerti

Tatiana Necchi
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Vento, sbalzi climatici, inquinamento acustico e fattori antropici. È l'architetto Meo Grossi, direttore tecnico del Colosseo a illustrare gli acciacchi che affliggono l'Anfiteatro Flavio, forse meglio conosciuto come il Colosseo. Dalla struttura si stanno distaccando frammenti di malta. Mezzo metro quadrato di materiale storico è precipitato dalla volta del fornice del primo ordine (pian terreno) in un punto di passaggio di pubblico. Le malte sono deteriorate, non hanno più consistenza e sono secche. Ovviamente dobbiamo considerare anche altri elementi come gli sbalzi forti di temperatura, lo smog e l'inquinamento acustico. «Determinante è anche l'inquinamento degli autobus - sottolinea Grossi - Ma soprattutto il danno antropico, altissimo. Si può aumentare il flusso dei visitatori al monumento solo ricorrendo ad una logica di sistema integrato, con un'organizzazione di accoglienza full time». In merito al distacco della malta avverte Grossi: «In realtà non doveva cadere nulla, perché c'era la rete che l'avrebbe dovuta bloccare, una rete recente, montata due anni fa in occasione della mostra su Vespasiano. La rete ha ammortizzato la caduta, ma per la spinta del rimbalzo s'è sganciata facendo precipitare i pezzi. Se fosse stata agganciata meglio questo non sarebbe accaduto forse. Era comunque un punto sotto osservazione. Queste reti sono più che sufficienti per tenere i distacchi. Ora dobbiamo intervenire con malte idrauliche simili alla calce antica». Per questi motivi, l'anfiteatro necessita di un intervento immediato. Sono tre gli interventi di restauro in fase di gara: due di primo ordine e uno di secondo ordine. Due interventi sono quelli del piano terra, che prevedono il controllo delle fasce verticali per 9 pilastri campioni all'ingresso e la pavimentazione sconnessa e degli adeguamenti per tutte le nuove cancellate interne. In più ci sono anche gli adeguamenti di sicurezza del piano terreno. Al piano superiore, invece, nella zona mostra servono tutti i controlli delle volte e dei pilastri. Tra domani e giovedì saranno chiuse le tre gare. Però c'è anche un quarto progetto che riguarda una parte dell'area archeologica "esterna" che appartiene all'area demaniale del comune. «Il cantiere della metro C - ha spiegato il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro - ci potrebbe sollecitare ad immaginare un'area più estesa. Inoltre, la zona esterna del cantiere è stata ridotta, accorciata, sia approssimalmente che distalmente e si è concentrata nel tratto iniziale di Via dei Fori Imperiali parallelamente al Tempio di Venere - prosegue - E proprio il cantiere della metro C potrebbere essere un'occasione per ripensare la viabilità. Quindi l'obiettivo è quello di  studiare un'eventuale isola del Colosseo, un'area più estesa  intorno al monumento, eliminando le cancellate interne e  prevedendone una esterna - conclude - Secondo me il concerto di Venditti sarà l'ultimo perchè non permetteremo più concerti di fine anno, almeno finchè ci sono io come sottosegretario,  saranno altri ad assumersi la responsabilità di questi eventi». Giro ha assicurato che stanno facendo una grande operazione di fund raising con il comune di Roma e il ministero dei Beni Culturali che si concluderà tra due settimane circa. Insomma una cordata tutta italiana per salvare il monumento. Però, ha puntualizzato Giro,  «stiamo predisponendo un bando di gara di evidenza pubblica per le sponsorizzazioni. Sono più di 10 e di cordata italiana, con contributi internazionali». Al momento, quindi, non sono previsti esposizioni pubblicitarie di loghi, teloni e altri elementi che devasterebbero il monumento.

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