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Un topolino eclissa Obama l'uomo più potente del mondo

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Il roditore s'intrufola nella conferenza stampa alla Casa Bianca. E i fotografi si scatenano

Roberto Amaglio
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E' la riforma più discussa e attesa da tutto il mondo occidentale. Gli Stati Uniti, i promotori del liberismo economico e dell'autoregolamentazione dei mercati, fermano la macchina del capitalismo per porre delle regole più stringenti alle piazze finanziarie. E non a caso erano tutti presenti nel patio della Casa Bianca per la conferenza del presidente Obama. Telecamere, riflettori, flash, media, giornalisti, addetti ai lavori. Tutti presenti, con gli occhi e gli obiettivi incollati sul Presidente e con le penne infuocate per non perdere nemmeno una parola di un discorso che prometteva di ridisegnare le regole del gioco finanziario. Insomma un intervento presidenziale coi fiocchi. Tuttavia, all'improvviso, ecco l'inconveniente, il colpo basso che leva dal centro dell'attenzione il povero Barack Obama. Davanti al palchetto da cui parlava il presidente, spunta un topolino. Avete capito bene: un piccolo e semplice roditore. Un vero e proprio diversivo che, come d'incanto, fa sbiadire i temi di politica finanziaria snocciolati dal titolare della Casa Bianca. “Che ci fa un topolino nel cortile della Casa Bianca?”, “Chissà se se ne è accorto il presidente?”. E così, come dei bambini durante l'ultima ora di scuola prima delle vacanze estive, l'attenzione degli uditori è filata via, seguendo i rapidi movimenti del roditore fino ai cespugli. Un vero e proprio attentato mediatico che, tra l'altro, si era già consumato la scorsa settimana, quando un altro topolino (o forse sempre lo stesso) aveva fatto capolino sempre durante uno speech di Obama, distraendo i giornalisti che non erano però riusciti a immortalare l'animaletto. Questa volta, invece, il roditore è riuscito a prendersi tutte le luci della ribalta. Tanto è vero che, una volta terminato il suo discorso sulla finanza, a nessun giornalista è dispiaciuto che il presidente se ne andasse senza rispondere alle domande: il succo dell'articolo, infatti, era già ben chiaro nelle loro menti.

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