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'Ndrangheta, 15 arresti. Maroni soddisfatto

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La rete è legata alla cosca De Stefano. Ministro leghista: "Prima azione mirata contro gli inflitrati negli appalti Expo"

bonfanti ilaria
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La Polizia ha sgominato oggi, in un maxi blitz, un'imponente rete legata alla cosca dei De Stefano, responsabile del giro di usura a Milano. 15 arresti a tappeto e numerose perquisizioni sono state le operazioni messe a segno contro la 'Ndrangheta. Messi a sequestro anche 100 immobili, per un valore complessivo di ben 8milioni di euro, e 28 società. Secondo quanto emerso dalle indagini, i beni, intestati a prestanome, erano il provento proprio delle attività di usura che l'organizzazione criminale ha svolto negli ultimi anni, nei confronti di impenditori che versavano in difficoltà. Le operazioni, che hanno visto al centro delle indagini il clan che opera dagli anni '70 a Milano e nell'hinterland, sono state condotte da una Squadra Mobile di oltre 250 agenti. Le forze dell'ordine, su coordinamento generale della Direzione distrettuale antimafia, hanno agito nel corso di una delicata indagine che durava da 2 anni. Sono coinvolte nel blitz, oltre alla questura di Milano, ben 16 questure di tutta Italia. Secondo l'autorità giudiziaria, il clan De Stefano, oggetto della maxi operazione, "usurava sistematicamente imprenditori".Le accuse, contestate dalla Dda di Milano, che ha operato in collaborazione con il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, vanno dall'associazione a delinquere di stampo mafioso all'usura e intestazione fittizia di beni. Oltre alle ordinanze di custodia cautelare gli agenti hanno eseguito oltre 70 perquisizioni ed il sequestro preventivo di immobili, conti correnti e quote di società. Plauso dal Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che ha parlato di "un'azione straordinaria" contro "le infiltrazioni nell'Expo 2015". Il Ministro leghista, a margine della presentazione dei patti per la sicurezza delle aree del Lago Maggiore e di Lugano, si è complimentato con le forze dell'ordine e si è mostrato soddisfatto perché si tratta della "prima azione mirata contro le infiltrazioni attorno all'Expo. Il metodo, utilizzato dai criminali,  è proprio quello dell'usura per arrivare poi a prendere intere attività e negozi, infiltrandosi nel tessuto economico sano". Il Ministro ha concluso, aggiungendo anche che" tutto è nato negli anni Settanta con il famigerato Istituto del Soggiorno obbligato, che la Lega aveva denunciato per prima. Vedeva già il rischio di infiltrazioni che poi ci sono realmente state".

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