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Mondiali di nuoto, a giudizio Balducci e altri 32

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L'accusa per tutti è di abuso edilizio. E tornano i sigilli sull'impianto "sportivo" Aquaniene di Roma

Eleonora Crisafulli
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Torna sotto i riflettori della Giustizia, l'ex consigliere superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci. Insieme a lui, Claudio Rinaldi e altre 31 persone citate a giudizio per abuso edilizio in relazione agli impianti sportivi che hanno ospitato i Mondiali di Nuoto del 2009. All'epoca dei fatti Balducci e Rinaldi erano entrambi  commissari delegati per la realizzazione delle opere. La decisione è stata presa dal pm romano Sergio Colaiocco al termine delle indagini preliminari. La citazione riguarda anche Simone Rossetti, responsabile del Centro Salaria Sport Village, l'architetto Angelo Zampolini e l'imprenditore Giovanni Malagò, per la realizzazione dell'impianto Aquaniene che si trova nel quartiere Parioli e che è stato nuovamente sequestrato, su ordine della Procura di Roma. Questo, come il Salaria Sport Village, il Flaminio Sporting Club, il Gav Roma Natura e il Reale Circolo Canottieri Tevere, tutti sotto sequestro, sono stati costruiti in zone di interesse paesaggistico. Inoltre l'Aquaniene è stato realizzato ex novo e non ampliando gli impianti già preesistenti, così come previsto da una delibera comunale del 2007. E non è destinato solo a fini sportivi. La struttura, estesa su 14mila metri quadri, ospita, tra l'altro, anche un bed and breakfast. Rossetti è già noto per l'altro filone dell'inchiesta finita alla Procura di Perugia, sulle intercettazioni telefoniche con il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso. La Procura di Roma ha trasmesso gli atti alla Procura regionale della Corte dei Conti e il processo per la citazione a giudizio è stato fissato al 5 aprile del 2011.

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