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Indonesia, si risveglia il vulcano Sinabung. 2 morti

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Sgomberate le abitazioni di almeno 18mila persone. I lapilli e la lava hanno mandato in fumo quasi 4mila ettari di foreste

Tatiana Necchi
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Allarme in Indonesia. Il vulcano Sinabung sull'isola di Sumatra è tornato in attività dopo 400 anni. Ha sputato fumo e ceneri a 1.500 metri di altezza e ha reso necessario lo sgombero di almeno 18mila persone di 17 villaggi della zona. Due persone sono morte. I lapilli e la lava hanno mandato in fumo quasi 4mila ettari di foreste e terreni agricoli attorno al vulcano.  Anche oggi il vulcano sta proseguendo la sua attività. «Siamo ovviamente di fronte a una situazione pericolosa e abbiamo dunque alzato il livello di allerta al massimo, ossia allarme rosso - ha dichiarato Surono, il capo del centro di allarme per le catastrofi vulcaniche - Fumi e ceneri sono sparsi a 1.500 metri sopra il cratere». Una nuvola spessa di fumo nero circonda la zona, mentre le ceneri sono arrivate sino a 30 chilometri dal vulcano. Il Sinabung, alto 2500 metri, aveva ripreso l'attività vulcanica nella giornata di venerdì. L'Indonesia, che si trova sull'Anello di fuoco, è il Paese con più vulcani attivi al mondo e il mese scorso ci sono stati quattro dispersi in seguito all'eruzione sul monte Karangetang, nella remota isola di Siau.  Il vulcano Sinabung, nel nord dell'isola di Sumatra, non entrava in eruzione da oltre 400 anni.

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