È colpa tua
Appunto di Filippo Facci
Ho parlato a lungo con un eminente consigliere finiano - non lo nomino perché la chiacchiera era privata - e mi sono fatto un'idea pecisa dei mesi che ci attendono. Non ci sono rivelazioni sconvolgenti: PdL e finiani stanno giocando una partita a scacchi in cui ciascuno finge di attaccare e invece si difende. Interessa che qualsiasi cosa accada, bella o soprattutto brutta - crisi, elezioni, pace, serenità, effusioni, scissioni - possa sembrare una conseguenza dell'azione altrui. Si vota? Colpa vostra. Non si vota? Avete chinato la testa. Si crea un altro partito? Per forza, ci cacciate perché siete illiberali, oppure: per forza, ve ne siete andati e avete tradito il voto. Non passa il processo breve? Per forza, volevate fare un'amnistia pur di salvare il premier, oppure: avete cavillato solo per alzare il prezzo e avere poltrone. Passa il processo breve? Per forza, siete scesi a patti con noi e il testo è migliorato, oppure: vi siete accorti che la legge era buona e vi abbiamo fregati. Tutto così. Decisivo è un calendario politico in continuo movimento (collegio dei probiviri, festa Tricolore, piano in cinque punti, voti in aula, accadimenti e riunioni varie) così che le cause e gli effetti possano scambiarsi di ruolo. Non sono sicuro, alla fine, che ad almeno una delle due parti importi davvero qualcosa della giustizia in sé.