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Fischi contro Bonanni, sfiorato da un fumogeno

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Il segretario della Cisl alla festa del Pd a Torino non è riuscito a fare il suo discorso. Una ragazza scaglia un lacrimogeno e i militanti della Cisl difendono il loro leader lanciando alcune sedie. Enrico Letta ai contestatori: "Siete antidemocratici"

Michela Ravalico
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Dopo i fischi a Schifani, i fumogeni contro Bonanni. Alla festa del Pd di Torino è il secondo caso di contestazioni in pochi giorni. Questa volta, nel mirino, è finito il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. A costringerlo a scendere dal palco, alcuni giovani dei centri sociali che hanno lanciato anche dei fumogeni. L'autrice del lancio è stata subito indentificata: si tratta di una ragazza di Firenze che vive a Torino e frequenta il centro sociale Askatasuna. Nel corso dei tafferugli in piazza Castello sarebbero volate anche alcune sedie, utilizzate dai militanti della Cisl per proteggere il loro leader. Probabilmente a scatenare la furia dei movimenti dell'estrema sinistra sono state le parole del segretario sull'annullamento del contratto dei metalmeccanici. Per Bonanni, infatti, "la decisione di Federmeccanica di recedere dal contratto dei metalmeccanici del 2008 cambia in meglio le cose perchè esaurisce prima il vecchio contratto e applica prima il nuovo". Bonanni ha usato parole dure anche contro la Fiom, che "protesta contro tutto e tutti, anche se qui non si tratta di cancellare un contratto. Ce n'è uno nuovo che è meglio di quello vecchio: porta più soldi e un sistema normativo più garantista. E soprattutto è stato firmato dalle sigle che insieme fanno più iscritti".   Dure le critiche di Enrico Letta ai contestatori. "Voi non avete niente a che fare con la democrazia. Siete il contrario di cui ha bisogno il Paese. Siete antidemocratici". L'allarme della Digos - Intanto è in corso in Prefettura un vertice straordinario con il prefetto Alberto Di Pace, il segretario regionale del Pd Gianfranco Morgando e il segretario provinciale del partito Gioacchino Cuntrò. Secondo fonti vicine alla Digos proprio Cuntrò fu avvisato dalla stessa Digos che ad attendere Bonanni in piazza Castello c'erano una cinquantina di contestatori, alcuni dei quali del Collettivo comunista piemontese, che fa capo al centro sociale cittadino Askatasuna.  

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