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In discoteca come nella savana

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Le donne traggono informazioni dai movimenti dell'uomo: se sa ballare bene risulta attraente perché sembra sano e fertile

Tatiana Necchi
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Il segreto del fascino di John Travolta, al cinema come nella vita di tutti i giorni, era nei suoi passi. Perché l'uomo che sa danzare attrae il gentil sesso, vera e propria arma di seduzione. Insomma: in discoteca come nella savana, dunque, dove le femmine deducono dai movimenti maschili informazioni su salute, età, potenziale riproduttivo e status ormonale dell'animale maschio. E la conferma ci arriva proprio dalla scienza, con un insolito studio della Northumbria University, in Gran Bretagna, che ha guadagnato le pagine della rivista “Royal Society Biology Letters”.  E che spiega, prove alla mano, perché le donne si lasciano sedurre da ballerini capaci. Accanto al gusto di vedere movimenti sinuosi, c'è infatti una ragione molto più pragmatica. Da passi e movenze il gentil sesso evince altre informazioni, desumendo che colui che si distingue in pista è in buona salute e con un potenziale riproduttivo di tutto rispetto. Esattamente come avviene nel regno animale dove le femmine scelgono il papà dei loro cuccioli osservandone i movimenti. La spiegazione è stata data da un gruppo di studiosi guidati dallo psicologo evoluzionista Nick Neave. Per arrivare a questa conclusione, il team di ricercatori ha effettuato un'analisi biometrica dei passi di danza di un gruppo di giovani. L'obiettivo era calcolare con precisione i movimenti che attraggono le donne e che fanno di un uomo un buon ballerino o un pessimo compagno, per lo meno in pista. Il campione non era composto da ballerini professionisti, ma da un gruppo di giovani a cui era stato chiesto di danzare su un ritmo scandito da tamburi. Tutto è stato registrato da 12 telecamere. Le immagini di uomini che ballano sono state poi convertite in un cartoon in cui degli avatar hanno preso il posto di giovani ballerini. A quel punto è stato chiesto a un gruppo di donne di valutare le qualità in pista su una scala da uno a sette. «Quando la gente si reca in discoteca - spiega Neave - ha una comprensione immediata e intuitiva di chi sa danzare. Noi pensavamo che nella valutazione fossero fondamentali i movimenti di braccia, gambe e mani. In realtà a far la differenza è un'altra area del corpo, quella composta da tronco, collo e testa». Inoltre,   determinante non è tanto la velocità dei movimenti, quanto la varietà. Sapersi flettere, inarcare, piegare è ciò che fa di un uomo, a detta del gentil sesso, un buon ballerino. Mentre movimenti nervosi e ripetitivi non raccolgono affatto il favore delle donne. L'obiettivo di Neave e colleghi era stabilire se i giovani fossero esposti nei locali notturni agli stessi rituali di corteggiamento che contraddistinguono gli animali allo stato selvatico. «Gli animali - conferma Neave - devono essere in buone condizioni fisiche per svolgere questi movimenti. Pensiamo che lo   stesso accada negli esseri umani, e certamente i ragazzi che sanno muoversi appaiono sani e in forma». E i primi risultati dei test biochimici realizzati su campioni di sangue prelevati dai giovani che hanno preso parte allo studio sembrano dar ragione al gentil sesso: i migliori ballerini appaiono anche più sani.

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