Cerca
Cerca
+

Ibra carica il Milan: "Noi più forti dell'Inter"

default_image

Presentati oggi alla stampa lo svedese e il brasiliano Robinho. Galliani: "Kakà già dimenticato"

Roberto Amaglio
  • a
  • a
  • a

Quando due giorni di mercato possono cambiare la storia di un'estate e di tre stagioni di lamentele e mugugni. In una hall gremita dell'Hotel Boscolo di Milano, infatti, l'a.d. del Milan Adriano Galliani ha presentato a stampa e tifosi gli ultimi due gioielli del mercato rossonero: Zlatan Ibrahimovic e il brasiliano Robinho. Due pezzi da 90 (forse gli unici del mercato italiano) che hanno fatto impennare le quotazioni scudetto del Diavolo, ora addirittura dato favorito da molti bookmakers per la lotta al tricolore. Sulla carta sorpasso sui cugini nerazzurri effettuato. Ma sarà così anche sul campo? A tal proposito Zlatan Ibrahimovic non ha dubbi. "Sensazioni? A Milanello mi sono trovato subito bene; ottima l'organizzazione. Con i tifosi poi è stato splendido, da Barcellona fino allo stadio. Ero vicino al Milan quattro anni fa; finalmente sono arrivato Berlusconi mi ha detto parole importanti e mi ha convinto subito a venire al Milan, poi sono stati i due club a dover discutere. Cosa preferisco tra scudetto e Champions? Ogni anno devi vincere tutto e il Milan deve vincere tutto. Torno in Italia con più fame e più voglia. Spero di conquistare quindi scudetto e Champions e il Milan può farcela; sono sicuro, così come sicuro che siamo più forti e che arriveremo primi, mentre l'Inter arriverà seconda. Non vedo l'ora di affrontarli i nerazzurri. Sono motivato come mai lo sono stato in tutta la mia carriera". Meno effervescente il brasiliano Robinho, il quale si è concentrato sulla trattativa lampo che lo ha portato all'ombra della Madonnina. "Sono molto felice. In estate ho avuto alcuni contatti con altre squadre, ma nessuna proposta concreta. Ho sempre voluto giocare al Milan, che è una delle più grandi squadre europee e tutti i brasiliani che hanno giocato qui hanno avuto una storia pazzesca: io cercherò di lavorare duro e vincere il più possibile. Sono venuto qui per giocare; farò di tutto per dare il mio contributo". Alla fine, però, il più eccitato sembrava essere proprio Adriano Galliani, finalmente in grado di presentare giocatori di rango dopo alcune estati di depressione. "L'idillio tra tifosi e Berlusconi che era durato fino alla cessione di Kakà continua e dico grazie a questi due campioni che hanno ridato entusiasmo. Gli abbonamenti aumentano di ora in ora; siamo vicini al record assoluto di sempre in Champions League con 52 mila tessere. E anche quelli del campionato stanno andando molto bene. Cosa auguro a Ibra? Di diventare come il suo connazionale Nordhal che in 269 partite ha segnato 221 gol. A Robinho auguro invece di continare la tradizione dei giocatori brasiliani. E a lui ricordo che il Milan vinse la sua prima Coppa dei Campioni nel 1963 grazie a una doppietta di Altafini; beh, gli auguro di segnare tre reti nella prossima finale del Milan". Rebus Allegri – Come farà, però, l'allenatore milanista a conciliare Pato, Ronaldinho, Robinho, Ibrahimovic, considerando anche che a centrocampo c'è un Pirlo che appare intoccabile? All'ex tecnico del Cagliari l'ardua risposta, anche se i suoi gioielli non hanno dubbi. "La migliore difesa è l'attacco", afferma Ibra; e lo stesso Robinho è sulla stessa lunghezza d'onda. "L'importante è fare gol".

Dai blog