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Marchionne: "Hanno aperto i cancelli dello zoo"

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A due giorni dall'attentato a Belpietro, l'ad Fiat commenta il grave episodo e prende le distanze da una cultura che alza la tensione sociale e nega il dialogo

Eleonora Crisafulli
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A due giorni dall'attentato a Maurizio Belpietro, non solo i politici e i giornalisti esprimono il loro giudizio sul grave episodio e il clima di violenza e tensione degli ultimi mesi. A intervenire oggi è l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne, a Firenze per il convegno della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. "Il Paese ha perso il senso istituzionale, la bussola è partita, qualcuno ha aperto i cancelli dello zoo e sono usciti tutti. È difficile andare in giro per il mondo a spiegare cosa succede in Italia. È vergognoso", ha dichiarato il numero uno del Lingotto. Alla domanda se sia corretto fare delle similitudini con gli Anni di piombo, Marchionne, che si è detto "molto preoccupato", ha risposto: "Beh, quelle fotografie le ricordiamo tutti". Gli episodi di violenza "che si sono verificati in questi giorni vanno condannati con fermezza. Dobbiamo prendere le distanze, tutti quanti, da una cultura disastrosa che alza la tensione sociale e nega il dialogo". Si tratta di "una cultura che non ci appartiene e che serve solo a distruggere ciò che di buono stiamo tentando di costruire. Oggi c'è bisogno di una convergenza forte, la più ampia possibile, che veda insieme tutte le forze positive di cui l'Italia dispone". Secondo l'ad della Fiat "c'è bisogno di condividere gli impegni, le responsabilità e i sacrifici, in vista di un obiettivo che vada al di là della piccola visione personale". Questo, ha concluso, "è il momento di accettare il cambiamento come la possibilità per creare una base di ripartenza sana, come un'occasione per iniziare a costruire insieme il Paese che vogliamo lasciare in eredità alle prossime generazioni".  

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