Erba, i dubbi di Azouz
Olindo: dolore per le vittime
I giudici della Corte d'Assise di Como presieduta daAlessandro Bianchi sono in camera di Consiglio per decidere lasentenza sulla strage di Erba che vede imputati i coniugi Romano,Olindo e Rosa Bazzi. L'udienza finale è stata caratterizzata da colpi di scena e bagarre in aula. Primo tra tutti i dubbi esposti da Azouz Marzouk, marito, padre e genero di tre delle quattro vittime. Il pm Massimo Astori ha infatti riferito di un faxproveniente dalla Casa circondariale di Vigevano, dove è detenuto Azouz, nel quale si rende noto un colloquio della parte lesa con la Poliziapenitenziaria nel quale Marzouk avrebbe espresso la volontà dimanifestare i propri "dubbi" sulla ricostruzione dei fatti. Uno sconosciuto, secondo quanto riportato nel documento, avrebbe fatto visita ai familiari di Marzouk in Tunisia e avrebbe sostenuto che i responsabili della strage di Erba non sono gli attuali imputati. Ma Marzouk, in aula, ha specificato di non avere dubbi sulla colpevolezza dei coniugi Romano: "Sono solo preoccupato per i miei genitori", ha sottolineato, dopo aver confermato la visita dello sconosciuto. "Ho chiesto al mio avvocato di andare da loro pertranquillizzarli. Mia mamma mi ha detto al telefono di avere paura". Ma il racconto del tunisino non convince il pm, secondo il quale "Azouz vuole solo ritardare la sua espulsione dall'Italia, prevista ilprimo gennaio prossimo. Secondo Astori, che arrestò Azouz per spaccio di droga, le dichiarazioni del tunisino ("evanescenti e prive di spuntiinvestigativi") non cambiano lecarte in tavola. La persona che avrebbe parlato con isuoi genitori non è infatti identificato né identificabile e le sue parole non portano alcun contributo probatorio,insinua i dubbi ma non fornisce una versione alternativa. Proprio per questo motivo sono state respinte le richieste della difesa di Olinod e Rosa che voleva sentire alcuni testimoni circa i dubbidi Azouz. Durante l'ultima udienza ha parlato di nuovo anche Olindo Romano, il quale ha ribadito "la nostra innocenza,e vorrei esprimere con Rosa il nostro sincero dispiacere per le personeche sono morte e per i loro familiari". A quel punto,Carlo Castagna, padre, marito e nonno di tre delle vittime, ha urlato: "Vergogna, assassini".