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L'ultimo saluto a Sarah Scazzi

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Migliaia di persone hanno accompagnato, tra lacrime e applausi, la bara bianca coperta dai fiori

Eleonora Crisafulli
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Sono stati celebrati nel palazzetto dello sport di Avetrana i funerali con rito religioso della 15enne barbaramente uccisa e violata dallo zio lo scorso 26 agosto. La bara bianca di Sarah Scazzi ha lasciato la camera ardente, portata a spalla e accompagnata da un corteo di oltre mille persone fra gli applausi. Un palco con un altare e un grande Crocifisso è stato allestito su un lato del campo per la cerimonia. Presenti il padre Giacomo, il fratello Claudio e la madre, Concetta Serrano Spagnolo, che ha raggiunto gli altri a celebrazione iniziata. Claudio, con la voce strozzata, parla alla folla. Ringrazia tutti, la gente, il comune, l'associazione Penelope. Si rivolge anche alle famiglie che hanno vissuto il dramma della scomparsa di un caro, come i Claps e gli Orlandi. Poi l'addio alla sorella: "Sarah era una ragazza solare, allegra con tanta voglia di fare. Per questo suo carattere viveva un bel presente ed avrebbe vissuto un bellissimo futuro". Di fronte al parroco del paese sventolano striscioni e cartelli colorati. Tanti i fasci di fiori bianchi e i Gonfaloni dei Comuni e delle scuole della provincia. L'omelia di don Dario De Stefano si conclude con un ultimo commovente saluto: "Tra poche ore il cielo diventerà scuro, ma siamo certi che brillerà una nuova stella. Durerà per l'eternità una nuova stella di nome Sarah. Arrivederci Sarah. Ora prega per noi". Volano le colombe e i palloncini bianchi. La camera ardente - Quando nel tardo pomeriggio di ieri il feretro di Sarah è arrivato nell'auditorium Caduti di Nassiriya ad accoglierlo c'era tutto il paese. Lacrime, visi stravolti e singhiozzi per la fragile Sarah. E poi cori, urla, slogan che invocano la pena di morte per Michele Misseri, l'orco, il mostro su cui nel paese si rincorrono instancabilmente le voci. Una processione continua di persone si avvicina alla bara bianca per un ultimo saluto. Ci sono i parenti, gli amici, i concittadini. C'è il sindaco di Avetrana che oggi ha proclamato il lutto cittadino. Arrivano all'auditorium anche la moglie di Misseri, Cosima Spagnolo, e la figlia maggiore, Valentina. Piangono in silenzio accanto al padre di Sarah. Poi si allontanano appena la madre della ragazza, Concetta Serrano Spagnolo entra nella sala insieme al figlio Claudio. Tra i tanti che rendono omaggio alla 15enne anche il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, giunto intorno alle 10. "Sono qui per porgere la solidarietà ed esprimere il dolore del Governo nazionale per una vicenda terribile, che ci ha colpiti prima ancora che come istituzioni come padri di famiglia, come persone, come cristiani credenti. Ci consola la straordinaria dedizione che le forze dell'ordine, specie l'Arma dei Carabinieri, hanno avuto in questa vicenda coordinati dalla Procura della Repubblica di Taranto, che è riuscita ad individuare il colpevole e a recuperare i resti di Sara. "Tutti speravamo in una conclusione diversa di questa vicenda ma ci rincuora che la famiglia, in questo momento, ci dica che ha sentito vicino le istituzioni". La ricostruzione dello zio - Ieri Michele Misseri è comparso davanti al Gip del tribunale di Taranto per l'interrogatorio di garanzia. "Lei è arrivata da sola davanti alla cantina - ha raccontato lo zio - si è affacciata e mi ha detto, zio sono tornata. Io l'ho invitata ad entrare e ho cominciata a toccarla, lei si è ribellata. A quel punto ho preso la fune del trattore e l'ho strangolata". L'uomo nel suo racconto ha anche ammesso di aver molestato altre volte la nipote, a partire dalla metà di agosto, e sostenuto di averle regalato dei soldi nel tentativo di farla tacere. Tanti i dubbi e le contraddizioni ancora da sciogliere. Il legale d'ufficio Daniele Galoppa presenterà al giudice per le indagini preliminari richiesta di perizia psichiatrica, pur giudicando il suo assistito "credibile" quando parla della fasi successive all'omicidio. Le grosse incongruenze - ha detto il legale - si hanno soprattutto quando parla del momento in cui ha commesso l'omicidio. I funerali - Sono iniziati alle 15.30 nel campo sportivo della cittadina. A celebrare il parroco Don Dario.

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