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Il mandante di "Ivan" è la malavita serba

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Darko Saric, re del narcotraffico, avrebbe foraggiato con 200 mila euro 60 hooligans

Roberto Amaglio
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Ma quale abuso di alcoolici? Ma quale contestazione alla squadra per la sconfitta con l'Estonia? Ma quale protesta per l'assenza dei giocatori della Stella Rossa di Belgrado? Il calcio con gli scontri di Genova che hanno portato alla sospensione dopo solo 6' della partita Italia-Serbia di martedì scorso non centra proprio nulla. Il vero mandante degli incidenti che hanno funestato per 24 ore il capoluogo ligure sarebbe nientemeno che la malavita serba e Darko Saric, il re del narcotraffico dei balcani. Questa la notizia che si sta facendo strada in ambito internazionale. Come documentato sulle pagine del nostro quotidiano odierno e come del resto confermato dal quotidiano serbo "Politika", i 60 hooligans protagonisti degli scontri di martedì scorso sarebbero stati foraggiati dalla malavita con una borsa di 200mila euro. Soldi che sono stati serviti agli hooligans per il viaggio, per il soggiorno e per l'acquisto degli "arnesi" utilizzati negli scontri. Secondo la fonte anonima citata dai quotidiani serbi, è probabile che i boss della mafia "abbiano finanziato i disordini a Genova perché interessati a provocare il caos in seno allo Stato serbo".

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