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Melissa P: "Parlo di sesso in 'Tre' perché mi interessa"

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La scrittrice catanese torna con un romanzo sul poliamore e pensa a un "triangolo" con la Vallone e la Lattanzi

Eleonora Crisafulli
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Dopo aver "scandalizzato" con il romanzo erotico 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire, Melissa Panarello, in arte Melissa P., torna a parlare di sesso nel suo nuovo libro dal titolo evocativo Tre. Un'opera sul "poliamore", sui ménages à trois sentimentali oltre che sessuali. In un'intervista ad Affari italiani  la scrittrice catanese quasi 25enne spiega: "Non posso dire ora se negli anni cambierò interessi. Parlo di sesso nei mie romanzi perché mi interessa. Per natura non faccio le cose che mi vengono imposte. Tanto per essere chiara, il mio editore non mi ha certo imposto di scrivere di sesso”. Autobiografia o finzione? - Come per il libro di esordio del 2003 anche adesso i lettori si chiederanno se l'opera sia autobiografica o sia piuttosto una costruzione a tavolino tra editore, autrice e manager. Melissa P. dice di aver preso spunto da esperienze personali: "Tre è un romanzo. Nasce da una parentesi divertente e interessante della mia vita, una relazione 'a triangolo' che ho vissuto in passato e che non c'entra niente con la storia che poi è venuta fuori. Semplicemente un episodio reale mi ha dato lo spunto per costruire la trama, niente di più". Un romanzo e non un'autobiografia, che parte da una precisa visione del "poliamore": "La capacità di moltiplicare le possibilità di dare e ricevere amore. Sperimentare nuove forme sentimentali, non necessariamente erotiche, per aprire il cuore, affinché il sentimento non sia esclusivo e univoco". Tornando alla vita reale, se dovesse trovarsi in un triangolo amoroso Melissa P. preferirebbe la compagnia di due donne, "magari proprio Silvia Avallone e Antonella Lattanzi", autrici degli ultimi libri (Acciaio e Devozione) letti e apprezzati dalla scrittrice. 

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