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Finanziaria, Tremonti: "Misure per 7 miliardi, ne mancano 2"

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Incontro di maggioranza a Montecitorio. Napolitano: "Approvazione inderogabile". Bossi: "Se non passa, salta il governo"

domenico d'alessandro
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Incontro a Montecitorio tra il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e i capigruppo della Camera e in commissione Bilancio dei partiti di maggioranza (Pdl, finiani, Lega e Mpa) sul ddl Stabilità. "E' andata bene", a detta dei partecipanti, ma restano da trovare 2 miliardi di euro: sono emerse "esigenze per 7 miliardi e allo stato ci sono 5 miliardi di copertura", spiega Fabrizio Cicchitto. Nel maxiemendamento che il governo presenterà domani entreranno i fondi per università (1 miliardo), ammortizzatori sociali (1,5 miliardi) e missioni all'estero (800 milioni per sei mesi). Sono previste anche riduzioni dei tagli ai Comuni e alle Regioni. Circa 2,5 miliardi arriverebbero dalle aste per le frequenze digitali; un miliardo verrebbe reperito grazie ai giochi; 1,75 miliardi erano previsti nel decreto di luglio in vista di misure per il 2011; il resto potrebbe arrivare da rimodulazione di spesa. Veneto - Nella Finanziaria dovrebbero essere inserite anche le misure per l'emergenza maltempo in Veneto. Ma il ministro per la  Semplificazione, Roberto Calderoli, non si sbilancia:  "Se ne è parlato si sta facendo una stima". Non è escluso che le misure per fronteggiare le difficoltà di imprese e cittadini veneti possano entrare in un altro provvedimento. Il messaggio di Napolitano - Dal Quirinale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, "pur non entrando nel merito di alcuno degli scenari politici evocati in varie sedi nella giornata di oggi, presta soprattutto attenzione alle scadenze di impegni inderogabili per il Paese". In particolare, si apprende, il Capo dello Stato "ha verificato le previsioni relative alla approvazione in Parlamento della legge di stabilità e della legge di bilancio". Per il Colle la legge finanziaria rappresenta una delle scadenze inderogabili per la politica italiana. "Futuro e Libertà onorerà l'impegno richiesto da parte del Capo dello stato affinché la crisi politica della maggioranza non intralci una rapida approvazione della legge di stabilità e di bilancio", assicura Benedetto Della Vedova. Anche dall'opposizione, il leader dell'Idv Antonio Di Pietro ai impegna per il "sì": "Approviamo anche la finanziaria, ma poi si deve presentare una bella mozione di sfiducia per mandare a casa questo governo che non è più in grado di governare", aggiunge l'ex magistrato che già ieri aveva manifestato l'intenzione di stanare Fini. Da parte sua il leader della Lega e ministro delle Riforme Umberto Bossi ha avvertito oggi dal Veneto:  "Se non passa la finanziaria, salta il Paese".

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