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Nania chiama l'Udc: "Fa parte del centrodestra"

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L'esponente Pdl a Belpietro: "Dopo la fiducia, Casini può entrare nella maggioranza". Sul Fli: "Non ha futuro"

Giulio Bucchi
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Mentre Pier Ferdinando Casini conferma la volontà di votare la sfiducia al governo il 14 dicembre, il vicepresidente del Senato Domenico Nania apre le porte all'Udc. Intervistato dal direttore di Libero Maurizio Belpietro a "La telefonata", su Canale 5, Nania ha ribadito: "Ci sono i margini perché dopo la sfiducia Casini entri a far parte della maggioranza. L'Udc è fisiologicamente un pezzo del centrodestra". Alleanze - Sull'eventuale caduta del governo, l'esponente Pdl si sbilancia: "Al Senato secondo me ci sono i numeri per tenere. Sulla votazione alla Camera, invece, peseranno gli eventuali vincoli personali con Gianfranco Fini: sarà in aula, e questo peserà". Diverso però il discorso quando si parla del futuro di Fli: "Quando si affronterà il tema delle alleanze, in pochi saranno disposti ad andare con pezzi di centrosinistra... Lì contano le idee e la storia". Caso Lombardo - In Sicilia, però, è già successo qualcosa di simile, con il governo della Regione che vede Lombardo, finiani e Pd insieme e il Pdl all'opposizione. "Vero - commenta il siciliano Nania -, ho sempre pensato che quella fosse una prova tecnica di accordo nazionale e che dietro Lombardo ci fosse Fini". Caso Carfagna - Il futuro del governo e del Pdl dipende anche dal caso Carfagna. "Sono convinto - spiega Nania - che si raggiungerà un accordo, la rottura rientrerà. Soprattutto se il problema è quello dei rifiuti". E sulla questione monnezza, il vicepresidente del Senato difende l'operato di Berlusconi: "A Napoli c'è stata un'emergenza, risolta dal governo. E' sulla gestione quotidiana negli ultimi due anni che ci sono state mancanze, ma quello dipende dalle autorità locali".

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