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Israele, brucia il Monte Carmelo, tragico bilancio: più di 50 morti

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Fiamme nei pressi di Tel Aviv. Sospetto di dolo. Netanyahu chiede l'aiuto all'Italia. Villaggi evacuati

Cristina Dei Poli
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E' di almeno cinqanta morti il bilancio dell'incendio che sta devastando una vasta area boschiva sul Monte Carmelo, vicino a Tel Aviv, a nord di Israele. Si tratterebbe di guardie carcerarie provenienti dal carcere di Damon, che viaggiavano su un bus che le avrebbe trasportati in una zona più sicura. Numerosi i feriti e gli intossicati. I vigili del fuoco locali hanno prontamente fatto evacuare le zone circostanti, compreso un grande albergo. Si sospetta l'origine dolosa dell'incendio, in quanto le fiamme si sarebbero originate da più punti. Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha cancellato tutti gli appuntamenti per dirigersi sul posto. Secondo la rete televisiva Channel 2, Netanyahu ha chiesto aiuto a Russia, Italia, Grecia e Cipro per contrastare l'incendio. Per spegnere le fiamme, Israele sta utilizzando anche aerei ed elicotteri. Il bilancio - Diversi feriti gravi, alcuni dei quali giudicati dai medici in condizioni gravissime. Il rogo, originato da diversi focolai, ha devastato finora un territorio di quasi 3000 ettari e le squadre di soccorso stanno faticando molto nel dominare le fiamme. Diversi kibbutz e villaggi sono stati evacuati e alcune case risultano distrutte dalle fiamme, mentre si teme per un deposito di cloro che - se investito- potrebbe produrre esalazioni tossiche. L'allerta è scattata anche in alcuni quartieri e nell'università di Haifa, dove le autorità municipali hanno invitato parte della popolazione a non uscire in strada.

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