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Minacce a Marchionne firmate con la stella a 5 punte: il fantasma brigatista

Tensione a pochi giorni da voto Mirafiori.Torino, scritte in vernice rossa contro l'ad Fiat. Digos: "Attenzione alta"

Andrea Tempestini
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Mancano quattro giorni al referendum su Mirafiori, e a Torino la tensione sale in maniera esponenziale. Su un grande manifesto pubblicitario è comparsa la scritta "Marchionne fottiti", condita dalla stella delle Br tracciata in vernice rossa. A Roma, domenica si è tenuta la lunga riunione delle segreterie di Fiom e Cgil presso la sede del sindacato. Obiettivo, cercare una linea comune da adottare in caso della probabile vittoria dei "sì" alla votazione sul nuovo contratto per i lavoratori. LA MINACCIA - La scritta contro Marchionne con la stella a cinque punte è stata tracciata proprio nel centro cittadino del capoluogo piemontese, sul cavalcavia di corso Sommellier. Altre scritte sono state dipinte sempre con vernice rossa e sempre con la stella a cinque punte, su altri due manifesti pubblicitari vicini al primo. "Marchionne fottiti", recita uno, mentre sugli altri due ci sono le scritte "Non siamo noi a dover diventare cinesi" e "ma i lavoratori cinesi a diventare come noi". Sul posto sono intervenuti gli investigatori della Digos che hanno avviato indagini. DIGOS - Secondo gli investigatori della Digos della Questura di Torino però la stella a cinque punte non può essere tradotta immediatamente con collegamenti, più o meno diretti, con presunte o sedicenti Brigate Rosse. A parere degli investigatori, si tratta di "una simbologia forte", non così "inedita" neppure negli ultimi tempi, utilizzata comunque per "alzare il tono" e per attirare la massima attenzione. Ma l'attenzione da parte sia della Digos sia delle forze dell'ordine rimane alta, hanno riferito fonti investigative, soprattutto per il fatto che ci si trovi a ridosso del voto del referendum, che avverrà tra giovedì e venerdì prossimo. INCONTRO CGIL - FIOM - Intanto, nell'incontro domenicale tra Cgil e FIom, assicura il segretario generale delle tute blu, Maurizio Landini, non ha segnato "nessuna spaccatura. C'è stata una discussione. Rimangono delle valutazioni su quello che sarà necessario fare in futuro, ma su questo continueremo a discutere". Susanna Camusso, il segretario nazionale della Cgil, ha spiegato: "Il 28 gennaio la segreteria nazionale della Cgil parteciperà alle manifestazioni distribuite sul territorio per lo sciopero della Fiom ed è impegnata per la sua massima riuscita". Il leader della Cgil ha anche annunciato la sua presenza, insieme al segretario generale della Fiom Landini, alla manifestazione di Bologna che verrà anticipata assieme allo sciopero in tutta l'Emilia Romagna al 27 gennaio, per ragioni di festività. "Per noi è la prima risposta per non lasciare soli i lavoratori", ha chiuso Landini. Insomma, dopo il rischio di rottura, sul fronte delle sigle sindacali più radicali non si è consumato lo strappo.

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