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Muore suicida la Malafemmina di Totò e Peppino

Maria Luisa Mangini si è sparata a 75 anni. L'attrice, sex symbol negli anni '50, si era ritirata nel 1965

Andrea Tempestini
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Un tragico addio alla "Malafemmina" di Totò e Peppino, l'attrice Maria Luisa Mangini, in arte Dorian Gray. La donna, 75 anni, si è suicidata a Torcegno, in Trentino, con un colpo di pistola. LA "MALAFEMMINA" - L'attrice di rivista e cinema, sex symbol negli anni '50 e '60 (quando interruppe bruscamente la sua carriera), recitò nel ruolo della "Malafemmina" accanto a Totò e Peppino. Federico Fellini la chiamò per interpretare Jessy, l'amante di Amedeo Nazzari, nel film "Le notti di Calabria". Nei panni della benzinaia Virginia, ha recitato ne "Il grido" di Michelangelo Antonioni. Fu insignita con un Nastro d'Argento come migliore attrice non protagonista per il film "Mogli pericolose" di Luigi Comencini. LA CARRIERA - Era bionda, bella e spiritosa Maria Luisa Mangini. Era nata a Bolzano nel 1936 e a soli 14 anni era gia' sul palcoscenico accanto a Gino Bramieri ed Erminio Macario in 'Votate per Venere'. Un tale successo che la porta accanto alla signora del varieta', Wanda Osiris, in 'Gran baldoria' di Garinei e Giovannini. Il cinema arriva dopo uno spettacolo teatrale, l'ultimo che fa, con Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi. Nel 1956, a vent'anni, e' la protagonista di 'Toto', Peppino e la Malafemmina'. L'anno dopo arriva l'ingaggio per 'Le notti di Cabiria' di Federico Fellini, dove interpreta il ruolo di Jessy, la fidanzata bella, ricca e snob di Amedeo Nazzari. Nello stesso anno interpreta il ruolo della benzinaia Virginia ne 'Il Grido' di Michelangelo Antonioni. Nel 1958 riceve un Nastro d'Argento come migliore attrice non protagonista per 'Mogli pericolose' di Luigi Comencini. Poi lavora con Dino Risi ('Il mattatore', 1960) e Mario Camerini ('Crimen', 1960). "FANGO SULLA METROPOLI" - L'ultimo suo film e' stato ''Fango sulla metropoli'' del 1965. Poi, a soli 30 anni, rimasta incinta si ritira dalle scene, trasferendosi a Torcegno dove fa costruire una sontuosa villa. Qui cresce il proprio figlio conducendo una vita lontana dai riflettori e dalla mondanita' del mondo dello spettacolo. Fino al suicidio.

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