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Giallo Olgiata: fermato filippino, 20 anni dopo

Arrestato il domestico per l'omicidio della contessa Filo della Torre, nel 1991. Decisivo il Dna: giustizia a scoppio ritardato?

Giulio Bucchi
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Svolta nel giallo dell'Olgiata, vent'anni dopo. La Procura della Repubblica di Roma che indaga sulla morte della contessa Alberica Filo della Torre, assassinata il 10 luglio del 1991 nella sua villa romana, ha disposto il fermo del filippino Manuel Winston Reeves, 40 anni, all'epoca dei fatti uno dei domestici della vittima. Secondo gli inquirenti, il filippino si stava dando alla fuga. Una vicenda che, per tempi e per modi, ricorda da vicino quanto accaduto per un altro dei misteri romani, l'omicidio di Simonetta Cesaroni in via Poma il 7 agosto 1990, per cui è stato condannato lo scorso gennaio a 24 anni in primo grado l'ex fidanzato Raniero Busco. IL SOLITO SOSPETTO - Winston è stato per lungo tempo indagato per omicidio volontario assieme a Roberto Iacono, figlio della maestra che si occupava dell'educazione dei figli della vittima. A inchiodare Winston sarebbe il risultato di un Dna maschile isolato dagli esperti del Ris dopo la riapertura del fascicolo (richiesta dal marito della contessa, Pietro Mattei, nel 2007) e ritenuto compatibile con quello del filippino che all'epoca lavorava per la contessa. Nel giugno del 2008  i consulenti della Procura ampliarono gli accertamenti soprattutto per quanto riguarda il Dna su un fazzoletto di carta che era stato sequestrato all'epoca dell'omicidio. Mercoledì mattina, alle 11, è prevista la conferenza stampa del pubblico ministero Francesca Loi.

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