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Leo, Schalke a nervi tesi: "Basta derby, non è il Grande Fratello..."

Quarti Champions, stasera l'Inter ospita i tedeschi per l'andata. Il mister, nervoso ma ottimista, rilancia Milito

Federica Lazzarini
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In casa Inter la ferita post derby è ancora aperta ma non c'è tempo per rimarginarla. Questa sera a San Siro, alle 20.45, arrivano i tedeschi dello Schalke 04 per l'andata dei quarti di Champions League. Un match che potrebbe risollevare gli animi nerazzurri e dare nuova linfa a una stagione ancora aperta su tutti i fronti. Il clima però non è dei migliori. Anzi. Il primo ad avere i nervi tesi è Leonardo. "Non facciamo un dibattito, altrimenti diventa il Grande fratello", sembra supplicare il tecnico interista, che ha invitato i giornalisti a chiudere il capitolo Milan. "Siamo ancora in corsa per tutto, le certezze non sono cambiate dopo una partita persa. C'è amarezza, come succede quando si perde. Ora però abbiamo un'altra gara, questa squadra ha sempre risposto bene dopo una sconfitta. Sarà così anche stavolta". Quanto allo stato d'animo di Massimo Moratti, Leonardo spiega che "il presidente ha reagito come tutti noi. Come è normale prima viene l'amarezza, poi si analizza con lucidità quello che di buono è stato fatto fino ad ora". Sulle voci di uno screzio con il suo ex giocatore Gattuso, ricomposto poi negli spogliatoi, il mister taglia corto: "Gattuso? Non ci siamo neanche incrociati". UNA PARTITA PER RISORGERE - L'allenatore nerazzurrro è convinto del riscatto della sua Inter. "Non è ancora stato trovato un modo per gestire una sconfitta: quando passa la stanchezza, c'è la lucidità per analizzare la partita. Una sconfitta non arriva per un motivo solo. Si dice che io non penso alla tattica, ma non è così. Un match si sviluppa in un certo modo per una serie di ragioni. Dopo un ko per 3-0, si può dire qualsiasi cosa: nel primo tempo, però, abbiamo creato diverse occasioni", osserva Leonardo, tornando sulla partita persa contro il Milan. "Io rispetto tutte le analisi ma cerco di vedere la situazione in maniera complessiva, senza presunzione. Abbiamo incassato un gol a freddo e abbiamo provato a rientrare in partita. La situazione, sabato, è cambiata subito. Bisognava organizzarsi anche a livello psicologico, non solo tattico".  NIENTE ALLARMISMI - Il flop contro i cugini rossoneri non provocherà però rivoluzioni tattiche. "Non succede mai che tutto riesca come è stato programmato. Conta chiedere al singolo qualcosa che il giocatore possa fare in un determinato momento", dice Leo. "In base alla condizione di ciascun giocatore, si può chiedere ad un attaccante di aiutare di più o ad un centrocampista di incidere di più. Si cerca sempre il modo migliore per sorprendere l'avversario. In particolare, abbiamo centrocampisti capaci di giocare in modo diverso, adatti a gestire cambiamenti di ruolo nell'arco dei 90 minuti". IL RITORNO DEL PRINCIPE - Per il match di Champions il tecnico nerazzurro potrà contare a pieno titolo su Diego Milito. "Ha svolto una nuova preparazione, ha fatto un lungo lavoro per recuperare al 100% dall'infortunio. Ha giocato mezz'ora nel derby, ora è a disposizione ad un buon livello". Lo Schalke 04, undicesimo in Bundesliga a 32 punti dalla vetta, non ha segreti. "Tutti sappiamo tutto di ogni squadra - dice Leonardo -. Lo Schalke in Champions ha giocato contro formazioni importanti ed è arrivato fino ai quarti. Ha tante opzioni, ha sempre trovato l'assetto giusto per essere competitivo in Europa. Hanno tantissimo entusiasmo, sono arrivati fino a questo punto non certo per caso". Quello che più preoccupa il mister è il reparto offensivo della formazione tedesca. "Raul è un giocatore che ha una storia incredibile. Ha lasciato il Real Madrid dopo tanti anni al vertice e ha scelto di affrontare una sfida in un altro paese: è il simbolo di questa cavalcata dello Schalke". Tutti però aspettano ancora il Principe, l'eroe della finale di Madrid.

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