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Siria, cecchini sparano su esercito: un morto e un ferito

Le forze governative entrano nella citta di Baniyas per placare la protesta. Studenti in piazza

Rosa Sirico
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Un soldato morto e uno ferito a Baniyas: è il bilancio di una mattina di fuoco in Siria. Giovedì, l'esercito governativo è entrato nella città a nordest di Damasco, per ripristinare l'ordine ed eseguire una serie di arresti. Ma il fronte anti-governativo non rimane a guardare. I due militari, infatti, sono stati colpiti da cecchini durante un pattugliamento. La tensione nella città si era fatta sentire già nei giorni scorsi, quando le forze di sicurezza hanno represso con la violenza le proteste. Baniyas, ora, è una città isolata, senza elettricità e collegamenti telefonici. TENTATIVI DI PACE - Ad oggi, il numero delle vittime dall'inizio delle proteste è superiore a 200 unità. Per placare il vento di protesta, il presidente al- Assad ha fatto qualche concessione. Secondo fonti governative anomine, inoltre, Bashar Assad avrebbe incontrato anche un gruppo di abitanti della provincia di Daraa, epicentro delle proteste antigovernative. Indiscrezione, questa, che proverebbe il tentativo di risolvere la situazione a Daraa.  Anche se la richiesta di riforme politiche in senso democratico è forte.  LA PROTESTA - L'emittente Al-Jazeera riferisce di una manifestazione di piazza di studenti pronti ad urlare il proprio appoggio ai manifestanti di Daraa e di Baniyas. Il corteo, poi, sarebbe stato disperso con gli idranti. L'Orient ler Jour riporta ancora che la tv siriana ha mostrato la testimonianza di tre manifestanti che avrebbero confessato di aver ricevuto soldi e armi dalla Corrente del Futuro di Jamal Jarra, un partito libanese antisiriano legato al primo ministro uscente di Beirut, Saad Hariri. Dal partito di Jarra è seguita subito una secca smentita. Anche a Damasco, si legge ancora, circa 50 studenti avrebbero manifestato ieri contro il regime di Assad. Su di loro la pronta reazione della polizia che li avrebbe dispersi a suon di bastonate.

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