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Il Cav carica le toghe: "Eversione contro di me"

Berlusconi al congresso Pdl dell'Eur: "Sono il mortale che ha avuto più processi, serve commissione d'inchiesta. Magistratura associazione a delinquere". Sulla riforma "dialogo impossibile". Di Pietro: "Deriva mussoliniana, intervenga Napolitano"

Giulio Bucchi
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"Contro di me è in atto un'eversione da parte della magistratura. Sono il mortale che ha avuto più processi". Silvio Berlusconi torna all'attacco intervenendo al primo meeting nazionale del Pdl, in corso all'Eur di Roma.  Sotto i riflettori il tema della giustizia, nella doppia aula: quella del Tribunale di Milano e quella del Parlamento. DOPPIA AULA - Nella prima, il premier ricorda un calvario fatto di oltre "2.500 udienze e mille magistrati che hanno indagato su di me e i miei manager, con accuse inesistenti, che ho più volte respinto giurando sui miei figli e nipoti". Nell'agenda del Cavaliere ci sono le intercettazioni del caso Ruby e il futuro dei processi Mills e Mediaset, definiti "bazzecole". "In uno Stato che si definisce democratico i cittadini non possono sentirsi spiati quando alzano il telefono e vedere poi le loro conversazioni sui giornali in modo distorto. E' inaccettabile, la privacy va sempre tutelata". Berlusconi sposa poi la posizione di Gasparri e Quagliariello sull'opportunità di una commissione di inchiesta per accertare se c'è una associazione a delinquere a fini eversivi nella magistratura". Alle accuse non sfugge nemmeno la Corte costituzionale, "diventata organo politico sottoposto ai pm di sinistra". Il presidente del Consiglio si scaglia anche contro lo Stato "di polizia tributaria e giudiziaria", dove c'è "l'oppressione burocratica e fiscale e giudiziaria. Vogliamo uno Stato libero e al servizio dei cittadini". In questo scenario, Berlusconi è aperto ad ogni soluzione: "Dobbiamo andare a votare per cambiare questo sistema. Non possiamo continuare a permettere che la sovranità appartenga ai pm eversivi della sinistra". DI PIETRO REAGISCE - "Le accuse mosse da Berlusconi alla magistratura sul caso Mills sono gravissime e sono la prova provata che è lui il mandante morale e politico dei manifesti apparsi ieri a Milano in cui i giudici venivano accostati alle Br". Il leader di Italia dei Valori Antonio Di Pietro reagisce alle parole del premier e cotnrattacco: "Un presidente del Consiglio che paragona la magistratura ad un'associazione a delinquere eversiva, non ha più titolo di rimanere al suo posto". Quindi l'appello a Giorgio Napolitano: "Mi auguro che intervenga il presidente della Repubblica prima che si passi dalla farsa berlusconiana alla tragedia mussoliniana". RIFORMA - Alla Camera e al Senato la maggioranza si è battuta per la riforma della giustizia e per il processo breve. "In realtà - spiega Berlusconi - il ddl passato come 'processo breve' ce lo ha chiesto l'Europa, per accorciare i tempi dei processi italiani. In un solo caso interviene a mio favore, accorciando i tempi di prescrizione di un processo". L'opposizione ha gridato allo scandalo. "Sulle riforme cerchiamo sempre il dialogo, poi siccome la sinistra normalmente dice che tutto ciò che facciamo è sbagliato, siamo costretti a fare da soli ma non è che ci piaccia". Il guaio, secondo il Cav, è che l'opposizione "è rimasta la stessa di sempre, ha sposato in passato l'ideologia più disumana e criminale della storia dell'uomo e cioè il comunismo. I leader dell'opposizione sono ancora gli stessi giovani dell'89 quando cadde il Muro di Berlino tirarono innanzi e non hanno ammesso mai di aver sbagliato, e portano avanti la politica del tanto peggio tanto meglio e tutto ciò che vien fatto dal governo è male. Pur di fare del male a colui che considerano un male rinunciano a fare il bene del Paese". BANCO DI PROVA - Contro questa opposizione, il Pdl proverà a vincere il prossimo appuntamento elettorale, quello delle amministrative di maggio. "Il nostro partito fin dal '94 è stato vincente - ha ricordato Berlusconi -. Ci hanno messo sotto prima perché si è rotta la coalizione, poi con interventi sulle schede elettorali che non stiamo a ricordare. E dal 2008 abbiamo vinto in tutte le elezioni successive e vinceremo le prossime elezioni amministrative". Attenzione alle due città più importanti che andranno alle urne, Milano e Napoli. Sulla seconda, il premier incalza: "Dobbiamo strapparla al malgoverno di certi signori". Un problema, secondo Berlusconi, potrebbe essere l'assetto interno del Pdl, "vittima di una inevitabile patologia, perché chi è entrato da molti anni comincia a dare gomitate affinchè i concorrenti non gli tolgano il posto. Dobbiamo aprirci al nuovo". BUON UMORE - Nonostante le sparate ad alzo zero sulla magistratura, quello dell'Eur è un Berlusconi di buon umore. Il premier si lascia andare anche a qualche battuta spintarella: "In tutti noi c'è un 25% di omosessualità. Ce l'ho anch'io. Solo che dopo un approfondito esame, ho scoperto che la mia omosessualità è... lesbica". E sull'appellativo di 'nano' affibiatogli da molti oppositori, scherza: "Non è che sono basso, è che il più basso degli uomini della mia scorta è alto 1,95. E questo - sorride il Cav davanti ai mille delegati Pdl - nelle foto va a mio detrimento".

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