Acqua, Romani: 'Approfondimento sul referendum'
Il ministro: "Il tema divide in due, si deve andare a fondo da punto di vista legislativo". Insorge il comitato: "Dopo nucleare un nuovo scippo"
Il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha espresso le sue perplessità sul referendum che riguarda la privatizzazione dell'acqua. "Anche su questo tema il referendum divide in due. Ma è un tema di grande rilevanza - spiega il ministro - e ho l'impressione che anche su questo sarebbe meglio fare un approfondimento legislativo". Ovvia l'alazata di scudi del comitato 2Sì per l'Acqua bene comune, i promotori della consultazione referendiaria, che vedono nelle parole di Romani il tentativo di far andare in fumo la votazione. "I referendum sull'acqua - sottolineano dal comitato - hanno ottenuto le firme di un milione e quattrocentomila cittadini. Una straordinaria mobilitazione chiede l'uscita dell'acqua dal mercato e dai profitti dell'acqua e che vuole la tutela condivisa di un bene comune essenziale e di un diritto univesrale". Sono bastate le ovvie e caute parole del ministro Romani per scatenare le accuse: "Mentre tentano lo scippo del referendum sul nucleare - attacca il comitato promotore - il governo e i poteri forti di questo Paese vogliono provare a fare lo stesso con i due referendum sull'acqua".