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Balmain: il nuovo direttore artistico è Olivier Rousteing

Valzer di poltrone nella fashion industry. La griffe ha scelto il braccio destro di Decarnin per non frenare l'onda del successo

Giulio Bucchi
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I prossimi mesi saranno caratterizzati da un gran fermento, almeno nella fashion industry. Con tutti gli scandali che si sono avvicendati e le poltrone che si sono liberate, gli operatori del settore continuano a domandarsi chi andrà dove. Mentre il toto-nomi continua ad alimentare le pagine della moda, specie per quanto riguarda il chiacchieratissimo posto vuoto lasciato da Galliano alla maison Dior - che sembra non avere nessuna fretta di scegliere un successore - e alla sua personale griffe - di cui tra l'altro non se ne può al momento prevedere la sorte - anche il futuro creativo di Gianfranco Ferrè, da poco di proprietà del Dubai Paris Group, rimane ancora un mistero considerato che la griffe ha appena fatto sapere che il duo composto da Roberto Rimondi e Tommaso Aquilano non guiderà più la creatività del brand (e con grande insistenza si susseguono voci che potrebbe essere, ironia della sorte, proprio John Galliano a sostituirli). BALMAIN E IL SUCCESSORE DI DECARNIN - Se di posti vuoti da occupare ce n'è in abbondanza si chiarisce la posizione di Balmain. La maison, a pochi giorni di distanza dell'uscita di scena ufficiale di Decarnin ha infatti finalmente trovato un successore. Dell'addio a Decarnin si parlava già da parecchio, da quando lo stilista non si era presentato sulle passerelle parigine per il consueto saluto alla fine dello show, pare a causa del ricovero per un esaurimento dovuto ai ritmi eccessivi imposti dal fashion system, così la maison, orfana del suo fruttuoso direttore artistico,  in questi giorni ha vagliato un ventaglio di candidati prima di arrivare al nome del successore. I SECONDI DIVENTANO PRIMI - Balmain ha scelto di proteggere la sua identità stilistica preferendo promuovere uno dei suoi designer e continuando così con l'immagine che in questi anni ha portato decisamente fortuna al brand recuperato in corner da una profonda crisi proprio da Decarnin.  La scelta è ricaduta sul francese Olivier Rousteing, giovane di successo e braccio destro dell'ex direttore artistico con cui  ha collaborato in questi ultimi due anni.  Il giovane stilista francese, che già si occupava del pret-à-porter femminile, era approdato a Parigi nel 2009 dopo 6 anni passati a Milano da Roberto Cavalli. La scelta di attingere internamente per trovare un sostituto per la direzione artistica si sta rivelando una formula di successo. Prima di Balmain infatti anche Alexander McQueen aveva guardato al suo interno per individuare il sostituto ideale dello stilista inglese morto suicida. Un scelta rivelatasi poi azzeccatissima, nessuno infatti meglio della Burton -oggi nella rosa dei papabili sostituti di Galliano alla guida di Dior - che con McQueen aveva lavorato per anni  avrebbe potuto dare continuità tanto degnamente alla vision unica dello stilista, e il successo delle sue collezioni ne è stato la prova. di Donatella Perrone  

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