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Milano, finita l'era Tettamanzi Monsignor Scola è cardinale

Investitura ufficiale: l'ex patriarca di Venezia nominato da Papa Ratzinger. La sua missione: gestire i rapporti (difficili) con l'Islam

Giulio Bucchi
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A Milano inizia ufficialmente l'era di monsignor Angelo Scola. Benedetto XVI ha nominato l'ex Patriarca di Venezia a cardinale ambrosiano, in successione di Dionigi Tettamanzi che guidava la diocesi del capoluogo lombardo dal 2002. Il nuovo arcivescovo, 70 anni, è un teologo e uno studioso conosciuto e ammirato da Papa Ratzinger e anche lui era alla guida della diocesi veneziana dal 2002. In precedenza è stato rettore della Pontificia università lateranense a Roma.   Rapporti con l'Islam - Il cardinale Scola negli ultimi anni ha dato vita alla rivista Oasis, luogo di dibattito fra cristianesimo e Islam e, in generale, fra religioni e mondo lontani. Anche per questo la sua nomina in una città "calda" come Milano appare più che mai strategica. Il Patriarca ha coniato inoltre l'idea del "meticciato" di civiltà per descrivere l'attuale fase di rimescolamento di genti e culture nell'epoca delle grandi migrazioni e della globalizzazione. Fra gli appuntamenti di rilievo della Chiesa milanese del prossimo futuro di cui si dovrà fare carico il nuovo arcivescovo, il VII Incontro mondiale delle famiglie che si terrà dal 30 maggio al 3 giugno prossimi a Milano. La successione avviene dopo che nel 2009 Tettamanzi ha superato il limite dei 75 anni e, secondo la legge della Chiesa, oltre questa età i vescovi devono rimettere il proprio mandato nelle mani del Papa. E' stato lo stesso Benedetto XVI a prorogare di altri due anni l'incarico di Tettamanzi.

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