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Nato: "Gheddafi, è game over" Ribelli prendono zona Gualish

Offensiva degli insorti che ora dispongono delle armi francesi: conquistato anche un villaggio nel Sud. Ottimismo di Rasmussen

Andrea Tempestini
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Dopo il 'nulla-osta' della Nato, le forze degli insorti del Comitato Nazionale di Transizione di Bengasi hanno lanciato una forte offensiva contro le truppe di Muammar Gheddafi in Libia. Gli attacchi si sono concentrati su una strada che conduce a Tripoli, a 50 chilometri dalla capitale. I ribelli, che ora dispongono delle armi fornite da Nicolas Sarkozy, hanno attaccato e preso le postazioni dei lealisti nella zona di Gualish. Secondo quanto si è appreso sono stati catturati diversi mercenari che provengono da Ghana e Mali. La battaglia - Sempre nella mattinata di mercoledì si è avuta la notizia di intensi bombardamenti delle truppe nato e di scambi di colpi di artiglieria tra gli insorti e le truppe del Colonnello. Dopo sei ore di battaglia i ribelli hanno conquistato anche il villaggio di al-Qawalish nel meridione. Segnali che hanno fatto ben sperare il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, che ha spiegato nel corso di una conferenza stampa: "Gheddafi perde terreno ogni giorno, per lui è game over". Incontro a Bruxelles con gli insorti - Il coordinamento tra le forze Nato e i ribelli si fa sempre più stringente. Il Patto Atlantico ha fatto sapere che il primo incontro ufficiale con la delegazione degli insorti si terrà il prossimo 13 luglio a Bruxelles. Gli ambasciatori dei 28 Paesi della Nato terranno quelli che sono stati definiti "colloqui informali" con la delegazione condotta da Mahmud Jibril, il leader del Consiglio Nazionale Transitorio. Il Cnt ha elaborato un piano per il passaggio verso la democrazia in Libia, e Jibril lo presenterà proprio a Bruxelles.

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