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Diritto d'autore su Internet, l'Agcom propone la tregua

L'autority propone un tavolo di 60 giorni con le parti. Niente bavagli ai siti sotto accusa, ma nessun freno alle iniziative legali

Giulio Bucchi
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L'Agcom accontenta i ribelli del Web. L'Autorità per le comunicazioni ha approvato con sette voti a favore un astenuto e un voto contrario lo schema di regolamento sul diritto d'autore che nell'attesa dei giorni scorsi aveva scatenato la protesta della Rete. Il nuovo disegno, che sarà ora posto ad una consultazione pubblica con le parti per i prossimi 60 giorni, prevede che per la rimozione dei contenuti coperti da copyright, "la procedura dinanzi all'Autorità è alternativa e non sostitutiva della via giudiziaria e si blocca in caso di ricorso al giudice di una delle parti". La procedura, inoltre "non prevede alcuna misura di inibizione dell'accesso ai siti internet". In pratica, anche nei casi controversi, gli utenti potranno cliccare liberamente sui siti sotto accusa. Nessun bavaglio, dunque, dall'Agcom, che ha scelto la strada della mediazione. Verrà attivato un tavolo tecnico al quale saranno invitati a partecipare tutte le categorie interessate e le associazioni di consumatori e utenti. Importante anche la decisione riguardo ai siti esteri: prima ci sarà il richiamo, poi la segnalazione alla magistratura. Dopo una serie di ammonizioni, insomma, l'Autority potrà rivolgersi alla magistratura per chiedere che la questione possa essere approfondita ed il sito eventualmente affossato. Secondo il presidente dell'Agcom Corrado Calabrò sono state "eliminate ambiguità e possibili criticità", e ora c'è spazio per un "confronto a tutto campo". Di fatto, però, in coincidenza con la pausa estiva, lo 'scontro' con i webnauti più intransigenti è soltanto rimandato: meglio attendersi altri colpi di scena per settembre.

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