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Jobs sventola bandiera bianca: "Apple addio. Non ce la faccio"

Lo storico ad del gruppo di Cupertino lascia l'incarico e passa a Tim Cook. I problemi di salute a base scelta. Choc tra i fan e in Borsa

Andrea Tempestini
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Ho sempre detto che se fosse arrivato il giorno in cui non avrei potuto più affrontare i miei doveri di ceo di Apple sarei stato il primo a farvelo sapere. Purtroppo quel giorno è arrivato". Con queste parole Steve Jobs, la mente che ha ideato iPhone e iPad, si è dimesso da Ceo di Apple con una lettera indirizzata al board dell'azienda. Una mazzata, un colpo durissimo per la società di Cupertino, anche perché tutto sommato inaspettato La decisione, che sembra essere stata dettata dalle precarie condizioni di salute di Jobs, non è piaciuta affatto a Wall Street, dove il titolo della Mela ha chiuso in calo di 7 punti percentuali (mentre tutti quelli dei suoi principali competitors correvano). "Cook, la persona giusta" - A gennaio il guru di Apple, malato di tumore al pancreas e con alle spalle un trapianto di fegato, aveva preso riposo dal lavoro per malattia per la terza volta in diversi anni. E' stato lo stesso Steve Jobs, nella lettera di dimissioni, a indicare come successore Tim Cook, finora direttore operativo di Apple. La società di Cupertino ha espresso totale fiducia in Cook, che è stato nominato ceo. Il board ha "completa fiducia" nel fatto che Cook sia la persona giusta per prendere il posto di Jobs, afferma il presidente di Genetech, Art Levinson, in una nota per conto del board di Apple. "I 13 anni di servizio di Tim per Happle sono stati caratterizzati da eccezionali performance e lui ha dimostrato notevole talento e un solido discernimento in qualsiasi cosa abbia fatto", ha continuato Levinson. Steve Jobs è stato eletto presidente della società e le sue dimissioni - ha fatto sapere Apple - sono state presentate mercoledì e sono effettive da subito. "Apple è Jobs, Jobs è Apple" - Ad agosto Apple aveva superato Exxon Mobil diventando la compagnia di maggior valore in America. A mercati chiusi, mercoledì il valore di Apple si attestava a 349 miliardi di dollare, immediatamente dietro a Exxon con 358 miliardi di dollari. "La straordinaria lungimiranza di Jobs e la sua leadership hanno salvato Apple conducendola alla sua posizione di compagnia tecnologica più innovativa del mondo", ha scritto in una nota Levinson, aggiungendo che Jobs continuerà a fornire "le sue intuizioni uniche, la sua creatività e la sua ispirazione". "Apple è Steve Jobs, Steve Jobs è Apple, Steve Jobs è innovazione" ha detto Trip Chowdhry, analista del Global Equities Research. Jobs aveva contribuito alla fondazione di Apple nel 1976.

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