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"L'inchiesta passi a Roma" Berlusconi aveva ragione

Caso Tarantini, il gip di Napoli si dichiara incompetente sulla scarcerazione di Gianpi". De' Manzoni: "Un mese di fango"

Lucia Esposito
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Non Napoli ma Roma. La difesa del premier l'aveva detto, ora - secondo quanto riporta il sito del Corriere -  il Gip di Napoli Amelia Primavera conferma. Il giudice si è dichiarata incompetente a decidere sulla scarcerazione di Gianpoalo Tarantini richiesta dagli avvocati Alessandro Diddi e Ivan Filippelli. "In ordine al reato di estorsione - si legge nel provvedimento appena depositato - la competenza è dell'autorità giudiziaria di Roma". Immediata la replica della difesa di Silvio Berlusconi, che in quella inchiesta è parte lesa: "Il premier - ha detto il legale Niccolò Ghedini - è a disposizione dei magistrati se i pm vorranno sentirlo". Domenica scorsa era scaduto l'ultimatum della Procura napoletana che aveva ordinato al Cavaliere di farsi ascoltare senza la presenza dei suo avvocati. Al rifiuto di Berlusconi ("E' un trappolone", aveva commentato in una lettera al direttore del Foglio Giuliano Ferrara) il procuratore capo Giovandomenico Lepore aveva parlato di "accompagnamento coatto in Procura". "Un mese di inutile sputtanamento". Massimo de' Manzoni su LiberoTv "Estorsione sì, ma a Roma" - La decisione del gip si basa sulle dichiarazioni della segretaria di Berlusconi Marinella Brambilla ma soprattutto su quanto ha affermato il presidente del Consiglio nella sua memoria difensiva che è stata depositata la settimana scorsa. L'estorsione si sarebbe consumata nella Capitale. Scrive il Gip nell'ordinanza: "La stessa vittima del reato ha confermato di aver corrisposto le somme di denaro sempre a Roma traendole da proprie disponibilità liquide che teneva presso la sua abitazione di Palazzo Grazioli. Dichiarazioni credibili con riferimento al luogo della dazione del denaro oggetto dell'attività estorsiva ipotizzata".

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