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L'indiscreto su Madonna: dietro alle quinte del disco

Man in The Know svela succulenti dettagli sull'ultima fatica della pop-stare: in studio con Martin Solveig, Kounamem e Orbit

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MITK Aka Man in The Know: una fonte anonima, interna. Quindi sicura. Il ragazzo, parlando del nuovo e attesissimo disco di Madonna, in uscita la prossima primavera, ha messo così tanta carne sul fuoco che a non scriverne si fa peccato. Sì, perché, come in molti ormai sanno, l'affascinante cantante italo-americana, da trent'anni (quasi) sempre sulla cresta dell'onda, è in studio con gente come Martin Solveig, Jean Baptiste Kounamem e William Orbit, colui che nel 1998 le ha prodotto il capolavoro Ray Of Light. Anche stavolta il musicista e produttore britannico sarebbe il gran direttore d'orchestra, il deus ex machina dell'operazione o, per citare la fonte di cui parliamo sopra, “il mago”. Stando sempre alle parole di MITK, si starebbero provando anche delle canzoni con Kid Kudi, Annie Erin Clark, Nervo, St. Vincent e la bravissima Sia. I testi? Sarebbero profondi ed elaborati. E ci sarebbero molti argomenti riguardanti il mondo spirituale e la Kabalah. Addirittura, Miss Ciccone e Orbit sarebbero al lavoro su un pezzo specifico, che ricorda il cielo e l'universo. C’è anche una notizia che fa doppiamente fa piacere, vista la bellezza dei singoli tirati in ballo: i beat di alcuni brani ricorderebbero la gelida Acapella di Kelis, prodotta dall'inossidabile David Guetta, e la bellissima Beautiful People del giovane talento Chris Brown e del nostro Benny Benassi. Sulla voce della ex material girl, inoltre, sarebbero stati aggiunti parecchi effetti, qualcosa di leggero e ben lavorato però, tant'è che, ha precisato il giovane, non si noterà nulla. Sempre sul suono: in alcuni pezzi potrebbe essere facile perdersi, vista la bellezza di alcuni samples, delle chitarre e di altri strumenti musicali. Il genere? Spazio all'hip hop ma anche alla dance e al pop elettronico. Ah, quasi dimenticavamo: Madonna, un po' come noi, non era tanto soddisfatta di Hard Candy, che in effetti, nonostante lo stra-livello della produzione, non reggeva il confronto con Confessions. "Era un album destinato al pubblico americano", sarebbe stato il suo ragionamento: un buon motivo, è il caso di dirlo, per cambiare rotta. In conclusione: l'eccellente Orbit, il mondo mistico, quei generi che bene o male l'interprete di Vogue ed Erotica ha già esplorato in passato: un po' si è portati a pensare a un qualcosa che si ripete, seppure condito con salse diverse e sempre di primissima scelta. Sarà così? Noi aspettiamo con ansia l’uscita del nuovo cd, quindi una smentita, ci mancherebbe altro. Ma intanto ne approfittiamo per ricordarvi che la material mum si esibirà a Milano il 14 giugno 2012, e che il nuovo tour, è assai probabile, avrà inizio il prossimo 31 marzo, in Nuova Zelanda. 

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