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La modestia di Dita Von Teese "Il Burlesque? Sono io"

La regina dello "pogliarello d'autore" è a Milano per presentare il nuovo cocktail bar da viaggio griffato Cointreau

Costanza Signorelli
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Sorriso seducente e sguardo maliardo per l'indiscussa regina del mondo burlesque, l'americana Dita Von Teese, che in una calda serata milanese ha presentato il nuovo cocktail bar da viaggio griffato Cointreau. In una elegante ambientazione, scortata da due reali body guard e altrettanti luggage boys, ha ben presto ammaliato gli ospiti, grazie ad un innato fascino e, soprattutto, una sana dose di mestiere.  Tra un tripudio di flash, la diva a stelle e strisce, fasciata in un rigoroso abito nero, ha ripercorso le origini del suo look sexy-retrò, confermando l'amore per tutto ciò che è vintage. A quindici anni Dita lavorava in un negozio di intimo e nei momenti liberi ritagliava dalle riviste i modelli dei suoi stilisti preferiti, con una particolare predilezione per la lingerie d'epoca. «Cercavo sempre biancheria anni Quaranta, indossando corsetti e busti come fossero vestiti. A differenza di mie coetanee non potevo permettermi capi firmati e costosi, quindi giravo i negozi dell'usato alla ricerca di occasioni per ricreare un look ad effetto spendendo il meno possibile».  Dita Von Teese, icona burlesque. Guarda la fotogallery Ma i risultati non tardarono visto che «ho dedicato un piano intero della mia abitazione al guardaroba, con un arredamento da lanterne rosse. Tutta la mia esistenza era orientata alla seduzione, alla conquista e così nacque naturale l'accostamento all'universo del Burlesque».  Fino a poco tempo fa questo genere era assolutamente di nicchia e ora grazie alle sue performance è tornato in auge, divenendo molto popolare. «È vero, quando negli anni Novanta ho iniziato ad esibirmi il pubblico era composto da amanti delle fanciulle Pin-up e compresi che spettacoli simili, rivisitati, potevano attirare sempre maggiore attenzione, con un grande coinvolgimento del pubblico. Non è facile discernere il  Burlesque dallo strip tease, tanto che io stessa devo ammettere di aver lavorato per diversi night club e non me ne vergogno. Lo definirei uno spogliarello d'autore glamour e raffinato, di cui rivendico la rinascita e il successivo diffondersi». Ci sembra di capire che dispone del pieno controllo della sua immagine. «Curo molto lo stile e i particolari, seguendo da vicino ogni abbinamento. Ho raggiunto successo e notorietà in una gigante coppa di champagne, ma desideravo trovare brand che capissero la mia filosofia, sposando l'idea del Burlesque. E quindi bollicine, lingerie, mentre ora sono entrata in contatto con il mondo Cointreau, che ha compreso in pieno il concetto di seduzione fatto ad arte, senza volgarità, tanto che ne è nato un vero e proprio spettacolo».   Un consiglio per le ragazze che desiderano intraprendere l'attività? «Naturalezza, volontà, sex appeal e un semplice suggerimento: mai sfilarsi i tacchi a fine serata per indossare delle ballerine, anche con piedi stanchi e doloranti. Le vere professioniste vanno fino in fondo». di Massimo De Angelis

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