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Siffredi stronca l'hard di Belen: "Nella clip nulla di erotico"

Rocco al cinema con Boldi giudica le doti amatoriali della showgirl argentina: "Nei suoi atteggiamenti manca del tutto l'erotismo"

Costanza Signorelli
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Matrimonio a Parigi, diretto da Claudio Risi, diventa un film da “educande” quando a parlare è uno dei protagonisti,  l'outsider Rocco Siffredi,  il pronodivo conosciuto in tutto il mondo a cui il regista ha dato  l'inedito ruolo di Francois Leroy,  stilista gay. «Quando Boldi mi ha chiamato  pensavo che si trattasse di Scherzi a parte», racconta Rocco, «ho sempre  interpretato il macho. Sono un attore porno, non lo rinnego e ho intenzione di cambiare. Nel cinema  ho avuto tante proposte  ma ho accettato solo quella di Boldi. È stata una figata quando a Parigi mi hanno riconosciuto e mi hanno chiesto: fai un altro film porno? E quando esce? In Italia sono più bigotti. La Rai ha censurato  la mia pubblicità sulle patatine. Nasco con una grande passione: il sesso. Di film come quello di Boldi ne potrei fare 3000 al mese,  mentre i miei ruoli da pornostar sono sempre molto faticosi. Ho due figli di 15 e 13 anni che hanno capito cosa faccio. Mi hanno solo detto: basta che il sesso vero lo fai solo con la mamma». E parlando di personaggi famosi, non si può non toccare l'argomento Belen Rodriguez dopo che la showgirl è apparsa in un video sul web in cui è  impegnata in performance sessuali con l'ex fidanzato Tobias Bianco. Sceglierebbe Belen per un suo film? Risposta:  «Ho visto il video in internet dove la bella argentina faceva sesso orale con il suo ragazzo mentre masticava una gomma americana. Da pornodivo posso dirvi che  in questo   atteggiamento c'è l'assoluta mancanza di erotismo». Con Massimo  Boldi, invece, si è toccato il tema della tv: «Fare il varietà in  televisione oggi è diventato difficile», ha chiarito, «la tv è cambiata , l'intrattenimento è stato sostituito da un certo tipo di politica  che butta fango su tutto. Oggi o vedi un film a pagamento  o continui a vedere i politici che si insultano. È solo grazie a Zelig e alla De Filippi che ancora esistono delle palestre per nuovi personaggi. Ho fatto Un ciclone in famiglia  per 4 anni e con successo, ma trovare altre idee non è facile: si scopiazzano tutti a vicenda». E allora, torniamo al suo film Matrimonio a Parigi, dal costo di cinque milioni di euro in  uscita dal 21 ottobre con il marchio Medusa. Un'operazione commerciale onesta e divertente,  formata da una squadra  di bravi attori, partendo proprio dall'ex Cipollino che interpreta Lorenzo, un piccolo industriale milanese, che vende i suoi prodotti su TeleLecco. «Il film ruota intorno alle evasioni fiscali. Mi auguro che ne esca una morale: l'amore vince sulle tasse», ha spiegato Boldi. Interpreto Lorenzo, uno che ha  il vizietto di non pagare le tasse e che si crede più furbo di un napoletano. Ma i suoi guai cominciano su un treno diretto a Parigi dove incontra Gennaro un napoletano a cui spiega il metodo sicuro per frodare le tasse. Senza sapere che di mestiere fa l'ufficiale della Finanza e controlla personalmente le entrate del negozio gestito dalla moglie Costanza  (Anna Maria Barbera).  Si ritroveranno tutti a Parigi perché a loro insaputa i figli sono amici e devono ritirare lo stesso diploma all' Institut de Art et design de Paris.  Il finanziere sta al gioco, il socio di Lorenzo (Massimo Ceccherini),  patito per il sesso,  arriva a Parigi per insidiargli la moglie Elvira (Paola Minaccioni),  ma prima fa le prove con un manichino: «Nel film  dell'anno scorso ho perso Elisabetta  Canalis»,  ha ironizzato Ceccherini, «quest'anno come sorella mi hanno dato Raffaella Fico e come se non bastasse dovevo farmi  anche ingroppare da Siffredi?». Infatti a corteggiare la moglie del finanziere ci pensa lo stilista Leroy (Siffredi)  e quando le cose si mettono male, tampina Leonardo.  Al gruppo si uniscono una coppia di tassisti, Annibale (Enzo Salvi) e la moglie Anita (Loredana De Nardis) , fino al figlio del finanziere che si innamora di una ballerina di Burlesque... di Annamaria Piacentini

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