Cerca
Logo
Cerca
+

Iacchetti-show contro la Casta Vaffa...per Brunetta e La Russa

Il presentatore attacca gli sprechi. Il ministro della pubblica amministrazione si difende e chiede le scuse del comico

Nome Cognome
  • a
  • a
  • a

Enzo Iacchetti si scaglia contro la casta e manda a quel paese il ministro della difesa La Russa e quello della pubblica amministrazione Brunetta. Il popolare presentatore ha registrato un video, poi caricato sul sito di Youtube, in cui denuncia gli sprechi della nostra classe politica. Ma cos'ha scatenato le ire di Enzino? Secondo una fonte non precisata, citata  dal conduttore, la Camera dei deputati avrebbe aumentato il numero dei suoi dipendenti, che già ammonta a 4600 persone, con 33 nuove assunzioni mentre  il ministro LaRussa  avrebbe comprato 19 Maserati blindate per trasportare alcuni generali.  Fatti che, a detta di Iacchetti, dovrebbero indignare tutti i cittadini che  potrebbero "cominciare a incazzarsi un attimino". Guarda il video su LiberoTV: Iacchetti contro Brunetta e La Russa La replica del ministro Come un Beppe Grillo qualsiasi, Enzo Iachetti ha scagliato il suo internettiano ‘vaffa' al ministro Brunetta. Dal tinello di casa e in divisa da pensionato. Se il suo era un intervento comico, lasciamo a spiriti più semplici del nostro il gesto liberatorio di una risata. Ma se invece il comico si è impalcato a improvvisato commentatore, sappia allora che ha biascicato castronerie belle e buone. Non vi sono state nuove assunzioni alla Camera dei deputati, e semmai – in virtù del regime degli interna corporis (che non sono, caro Iachetti, disfunzioni gastrointestinali) – le avrebbe decise il presidente Fini e non il ministro Brunetta. E nemmeno vi sono state 33 nuove assunzioni alla presidenza del Consiglio, come invece sosteneva qualche giorno fa un giornalista del Corriere della Sera al quale il ministro Brunetta ha puntualmente replicato, cifre e leggi alla mano. Chissà se adesso Iachetti avrà il buon gusto di chiedere scusa al ministro Brunetta. Chi di mestiere fa il comico dovrebbe ricordare che i giullari erano gli unici titolati a prendersi gioco del Re dicendogli in faccia la verità. La verità, appunto, e non la menzogna”.  

Dai blog