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Corona carabiniere per fiction La polizia s'incazza: "Insulto"

Fabrizio in divisa per Mediaset, il sindacato degli agenti non ci sta: "Ha un curriculum criminale". E lui smentisce la notizia

Giulio Bucchi
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La polizia contro Fabrizio Corona, e questa volta non c'entrano contravvenzioni e condotte un po' scapestrate. Il Coisp, Sindacato indipendente di Polizia, punta il dito contro il manager perché vestirà presto i panni di carabiniere nella fiction di Mediaset Una vita spezzata. Corona lascerà da parte bizze da star per combattere una banda di pedofili nella ricostruzione di una storia vera, lo stupro e l'uccisione della piccola Graziella Mansi a Castel del Monte. Una parte che non va giù agli agenti. "Siamo certi che sia soltanto una boutade natalizia, un pesce d'aprile decisamente fuori stagione", esordisce il Coisp nel suo comunicato. Il segretario generale del sidacato Franco Maccari definisce poi "balorda" la decisione di affidare la parte di servitore della legge proprio allo scavezzacollo Corona, già finito in carcere per 77 giorni con l'accusa di estorsione e condannato in Appello a 1 anno e 5 mesi. Nel suo curriculum extratelevisivo, spiccano tra l'altro altre condanne per ricatti, detenzione di banconote false, bancarotta fraudolenta, aggressione a pubblico ufficiale e varie infrazioni al codice della strada. guarda le foto di Corona nella Gallery: "Fabrizio tra lusso e belle donne" "Assurda sparata" - Ecco perché Maccari considera questa scelta uno "svilimento mediatico di un lavoro difficile, faticoso, pericoloso, mai adeguatamente ripagato". Quanto sono lontani, continua il Coisp, "i tempi in cui Massimo Ranieri interpretava Salvo D'Acquisto", all'insegna di "solidarietà, giustizia, democrazia". Oggi "si pensa di sostituire l'eroismo di Salvo D'Acquisto con il fascino scapestrato di un Fabrizio Corona qualunque. Un personaggio senza altro merito se non quello di essersi costruito un curriculum criminale di tutto rispetto". "Mettere una divisa addosso a questo personaggio - conclude la filippica Maccari - fosse anche per una festa di carnevale, sarebbe un atto di gravissimo e intollerabile vilipendio. L'autore di questa assurda sparata dovrebbe chiedere scusa alle Forze dell'Ordine, anche per il solo fatto di averla concepita".  La smentita - "E' assolutamente una bufala, non c'è proprio nessuna fiction e io non ho dato alcuna adesione". Così   Fabrizio Corona ha  smentito i rumors circolati che lo vedrebbero protagonista di una fiction nei panni di un tenente dei carabinieri che indaga sulla pedofilia.    

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