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Pato, che spreco per il Milan Fermo un mese. Ma venderlo?

Risentimento alla coscia per il Papero: nuovo guaio per il giocatore che solo 8 giorni fa poteva fruttare 35 milioni. Rossoneri in difficoltà a centrocampo

Andrea Tempestini
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In una settimana, di Novara ne basta una, anzi fa malissimo. Dopodomani Alexandre Pato non scenderà in campo al “Silvio Piola” e dovrà stare per diverso tempo in tribuna. Uscito mercoledì sera dopo aver segnato la rete decisiva  in Coppa Italia (ai supplementari), il Papero è stato sottoposto ad accertamenti. «Sto bene», diceva nel dopo-partita, eppure c'è un nuovo guaio muscolare. A tarda serata il Milan comunica ufficialmente quello che le indiscrezioni già raccolte da Libero avevano confermato: risentimento al bicipite femorale sinistro (già infortunato il 10 novembre 2010 in Milan-Palermo). Stop di un mese, almeno. RICADUTA Anche se le immediate sensazioni di alcuni  “vecchi” del gruppo erano che, una volta insaccato il gol-partita, Alexandre si fosse poi tirato indietro, complici il freddo e il risultato acquisito; impressioni del momento, come quelle che accompagnarono anche il crac del 22 settembre con l'Udinese (anche quello al Meazza): si parlava di «dolorino», invece era una lesione al bicipite femorale destro, guarita in sette settimane. Ora, con il decimo infortunio muscolare dal 5 gennaio 2009 (Milan-Genoa) Pato si è beccato pure il “Tapiro d'oro” da “Striscia” e il Milan si trova ancora a riflettere sull'affare Tevez, strettamente legato a Pato e all'offerta del PSG. Berlusconi ha bloccato tutto (35 milioni buttati?), ma i muscoli di cristallo del 22enne brasiliano preoccupano. Dunque non sembra un caso che ieri sia saltato l'incontro fra Kia Joorabchian, agente dell'Apache (a Londra per il prestito di Taiwo al QPR), e il PSG. Che ci sia di mezzo il Milan? D'altronde, un Pato ben curato e a mezzo servizio potrebbe essere risparmiato per la Champions (dove Ibra stecca troppo spesso), e Tevez (inutilizzabile in Europa) dirottato a tempo pieno sul campionato, a far da spalla a quello Zlatan con il quale il Papero non ha proprio feeling, né tecnico-tattico, né caratteriale. Lo dimostra la gara col Novara: fuori lo svedese, risolve il brasiliano. Se dunque resta viva la pista Tevez, è ormai impensabile che il Papero parta almeno adesso. Non solo per il “niet” di Berlusconi,  ma anche per la situazione complessiva. Molto è cambiato dal sorteggio apparentemente favorevole con l'Arsenal. A dieci giorni dalla consegna della lista Champions (1 febbraio) Allegri ha uomini contati e  grossi dubbi su chi inserire: lo stesso Pato (oppure el Shaarawy o Inzaghi?); Gattuso, di cui si fida tanto; Aquilani, che forse non recupera neppure per il ritorno coi gunners, il 6 marzo (andata 15 febbraio a San Siro); Boateng, a forte rischio per l'andata.  Infermeria stracolma, strategie da ridisegnare: una condizione molto diversa rispetto dodici mesi fa quando in questi giorni arrivavano Van Bommel ed Emanuelson (sempre meno efficace), e Cassano era già protagonista. MONTOLIVO Ed ecco che Galliani sta lavorando sottobanco alla pista Montolivo, utilizzabile sia in A sia in Europa. La mossa è proporre alla Fiorentina 5-6 milioni di euro più un giovane rossonero in comproprietà, muovendosi però nelle ultimissime ore di mercato, quando anche i viola avranno già acquistato un altro centrocampista e un attaccante in grado di “placare” i tifosi. di Tommaso Lorenzini

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