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I punti della riforma del lavoro

Il ministro propone una rivoluzione del mercato con l'abolizione dei contratti atipici, la riduzione della cassa integrazione. La Cgil fa le barricate

Lucia Esposito
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Ecco, in sintesi, i principali punti emersi dall'incontro di lunedì 23 gennaio, tra governo, sindacati e parti sociali Flessibilità: Gli attuali 46 contratti flessibili saranno ridotti con l'introduzione di un unico contratto che evolve con l'età Ammortizzatori: Per il ministro tra gli attuali istituti dovrebbe sopravvivere solo la cassa integrazione ordinaria a cui si ricorre solo per sostenere il reddito dei lavoratori nel caso di una crisi aziendale dovuta alla caduta del mercato. Via dunque alla cassa integrazione straordinaria, e all'indennità di mobilità. Al loro posto dovrebbe esserci un'indennità risarcitoria e poi dovrebbe scattare l'indennità di disoccupazione. In questo caso, davanti a una crisi strutturale per il lavoratore ci sarebbe lo scenario del licenziamento. La Fornero pensa di introdurre anche un reddito minimo (ma si scontra con la scarsità delle risorse finanziarie) Formazione L'idea è di costruire un sistema costante di formazione continua che parta dagli anni dell'infanzia e continui anche durante l'età lavorativa. Un modo per avvicinare l'istruzione al mondo del lavoro Salari I contratti precari dovranno costare di più: in questo modo secondo il governo si scoraggerebbe il ricorso ai contratti atipici costringendo le imprese a utuilizzarli solo quando è necessario e non al posto dei contratti standard.

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