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Lo svuota carceri ora è legge Severino: "Non è un indulto"

La norma approda alla Camera con 385 voti favorevoli. Nel Pdl qualcuno si sfila. Il ministro: "Nessuna resa dello Stato"

Andrea Turco
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Il dl carceri è stato approvato dall'Aula della Camera con 385 voti favorevoli. Sono stati 105 i voti contrari e 26 gli astenuti. Il voto di fiducia chiesto dal Governo sul provvedimento era passato, la settimana scorsa, con 420 voti a favore.  Il Pdl non ha votato compattamente per il decreto contro il sovraffollamento delle carceri in Aula alla Camera. Contro il testo si sono espressi 29 deputati del Popolo della libertà, mentre sei si sono astenuti. "Non è un indulto" - Il ministro della Giustizia interviene subito dopo l'approvazione del dl carceri."Non è un indulto mascherato né resa dello Stato alla delinquenza". "Nessuna delle norme del decreto - sottolinea il Guardasigilli - appare idonea ad attentare alle istanze di difesa sociale, così come da alcuni paventato. Ho sentito a tal proposito i toni piuttosto accesi di chi, puntando il dito verso di me ha dichiarato che sarò responsabile di tutte la conseguenze di questo decreto. Ora - aggiunge il ministro -  se con il termine responsabile si intendeva dire che sarò colpevole, bene devo dire che mi sento molto più colpevole delle morti in carcere per suicidio che delle conseguenze di un decreto che dovrebbe contribuire a salvare il carcere dallo stato di degrado in cui attualmente si trova". Replica la Lega - Arrivano i primi commenti critici dei leghisti dopo l'approvazione alla Camera del dl carceri. "E' arrivato l'ennesimo aiuto da parte di un governo che è più vicino ai delinquenti che ai cittadini  e agli enti locali che non hanno risorse per il personale". Lo scrivono in una nota congiunta i deputati della Lega Nord, Matteo Bragantini e Giovanna Negro.

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