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Carlà vuol fare la casalinga "Adoro le soap e i reality"

La Bruni in campagna elettorale per il marito Nicolas Sarkozy. Ma i francesi non ci cascano: "Non ha mai preso il metrò in vita sua"

Matteo Legnani
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Non c'è nulla di più lontano da una casalinga doc, tipo quella di Voghera, della premiere dame francese Carlà (con l'accento sulla "a" nella versione francese) Bruni. Nata da famiglia ricchissima ed educata nelle scuole più chic di Parigi, dove il padre aveva dovuto riparare negli anni '70 per mettersi al riparo dal rischi rapimenti, l'italiana Carla ha passato gran parte della sua vita a girare il mondo come top model, prima di accasarsi all'eliseo come signora Sarkozy. Da allora ha inciso qualche disco, fatto una comparsata in un film di Woody Allen girato nella Ville Lumiere e propinato al mondo sparate radical chic su pressochè ogni tema, arrivando persino a difendere i brigatisti fuggiti da latitanti Oltralpe. Ma arrivano le elezioni presidenziali, in Francia. E i consiglieri politici devono aver fatto notare al presidente uscente Sarkozy che la di lui consorte poco e male si presta come incarnazione delle donne di Francia, al di fuori della sciccosa Citè. Così, la bella Carlà ha pensato bene di abbassare il suo profilo, dichiarando in un'intervista al supplemento Tv Magazine di una sessantina di quotidiani francesi che lei è una appassionata spettatrice di soap opera e reality come "La plus belle vie" e "L'amour est dans le pre". Non solo, con la figlia Giulia in braccio segue spesso anche le gare di ciclismo e il calcio (strizzatina d'occhio al pubblico-elettore maschile). Ve la vedete di pomeriggio in bigodini e vestaglia a sgranocchiare biscotti davanti alla tv? No. E infatti, l'intervista ha suscitato reazioni ironiche sia da parte dei commentatori politici francesi sia da parte della gente comune (quella vera) sui social network. Dove, tra l'altro, si invita la bruni a provare l'ebbrezza di un giro nella metropolitana parigina.

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