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Treccani cita la Littizzetto per la battuta Minchia Sabbry

La prestigiosa enciclopedia per famiglie si aggiorna: tra le voci Banfi (nonno Libero), Villaggio (Fantozzi) e pure Luciana

Lucia Esposito
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  Più che storia del costume, la Piccola Treccani rischia di fare la storia del trash. Lo sdoganamento è completo: nell'aggiornamento dell'enciclopedia per la famiglia pubblicato dal prestigioso Istituto Treccani compaiono voci sorprendenti. Nell'elenco ecco Antonio Albanese con il suo personaggio Cetto Laqualunque, Lino Banfi con Nonno Libero, Paolo Villaggio con Fantozzi (alla buon'ora). E soprattutto lei, Luciana Littizzetto, la sempre più sbracata comica di Fabio Fazio a Che tempo che fa e ormai volto simbolo di Raitre. Nella storia ci passerà, sostiene la Treccani, per il suo ormai quasi preistorico tormentone Minchia Sabbry, esibito con tanto di chiodo in pelle a Cielito Lindo con Claudio Bisio e Athina Cenci nell'autunno 1993 (naturalmente, su Raitre).Ritratto completo - La voce ricorda che è diplomata in pianoforte al Conservatorio e laureata in lettere all'Università di Torino, e che per alcuni anni ha insegnato alle scuole medie inferiori, studiando contemporaneamente recitazione. All'inizio degli anni Novanta ha esordito nel mondo del cabaret; la partecipazione alla trasmissione televisiva di Raitre Avanzi (1992) ne ha decretato il successo. Numerose da allora le apparizioni televisive (tra cui Mai dire gol e, appunto, Che tempo che fa, di cui è ospite fissa) e cinematografiche (tra cui Manuale d'amore e Maschi contro femmine). La Piccola Treccani ricorda che Littizzetto ha suo attivo anche la pubblicazione di diversi volumi (Sola come un gambo di sedano, Rivergination e I dolori del giovane Walter). Capolavori che hanno meritato alla Littizzetto un posto poco dopo Primo Levi e poco prima del filosofo John Locke. Minchia, Luciana.    

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