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Bce, 529 miliardi alle banche Non un euro andrà a imprese

Maxiprestito dalla Banca centrale agli istituti, 139 a quelli italiani. Ma tutti li useranno per pagare il debito degli Stati

Giulio Bucchi
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Le banche italiane lo giurano: "Con quei soldi aiuteremo l'economia". Ma gli imprenditori già sospettano che i 529 miliardi di euro piovuti a pioggia dalla Banca centrale europea sugli istituti di credito europei (139 a quelli nostrani) finiranno per ingrassare le casse e gli investimenti di chi quei soldi li ha chiesti e non, come sarebbe logico, a chi "fa il mercato" e contribuisce alla crescita economica, non finanziaria. La finanza sorride - L'inizione di liquidità della Bce è stata importante, tanto più che segue di pochi mesi i 490 miliardi erogati a 523 banche europee. Questa volta i miliardi sono stati 529, per 800 istituti, un finanziamento a tasso agevolato dell' 1% (Ltro). La domanda italiana è stata di 139 miliardi: 24 per Intesa Sanpaolo e 12,5 circa a Unicredit, 6 circa a Ubi Banca, 3,5 a Banco Popolare, 3, 5 a Mediobanca. L'alta finanza ha sorriso, con lo spread Btp-Bund sotto i 340 punti mentre il ministro dello Sviluppo Corrado Passera (ex Intesa Sanpaolo) ha definito la Bce di Draghi "molto saggia e fortunata". L'economia no - "Utilizzeremo la liquidità della Bce per finanziare imprese e famiglie" è la promessa di Giovanni Sabatini, direttore generale dell'Associazione Banche Italiane (Abi), ma la sensazione è che la maggior parte degli istituti possa parcheggiare i finanziamenti presso la Bce oppure investendo in titoli di Stato visti i cali di rendimento. Un articolo di Micaela Osella su Panorama.it passa in rassegna le previsioni di vari analisti finanziari internazionali secondo cui quello che è stato preso in prestito servirà per pagare il debito degli Stati e non per dare ossigeno e credito alle aziende indebitate, boccheggianti o nascenti.

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