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La vera vittima sono i lumbard loro meritano un altro Carroccio

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Mentre, con la malattia di Bossi, il partito finiva in mani poco capaci e poco trasparenti, la base leghista è rimasta quella di vent'anni fa

Matteo Legnani
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Bossi è stato un grande: ha ridato speranza a moltitudini di padani scoglionati dalla storia. Ma con la sua decadenza fisica, seguita a quindici anni di impegno politico indefesso, ha lasciato spazio nel partito a servi obbedienti e sempre meno capazi, dediti a preservare interessi che poco hanno a che vedere con gli ideali degli inizi. La Lega, nata come un ciclone giustizialista, come la rivoluzione degli onesti, è finita in mano a furbacchioni che cercano di trasformarla in un qualsiasi partito italiano. Ma la Lega non potrà mai essere un partito come gli altri, almeno fino a quando ci saranno centinaia e centinaia di migliaia di militanti che sogna non un'Italia migliore, ma il contrario dell'Italia. gente disposta a farsi ore sotto la pioggia nei gazebo a dar via volantini e raccogliere firme. Se la base è ancora questa, ed è ancora questa, deve ribellarsi, scavalcare antichi affetti e liberarsi da questa combriccola di badanti, cerchianti, trote, leoni e carrieristi.   Leggi l'articolo integrale di Gilberto Oneto su Libero in edicola oggi, mercoledì 4 aprile  

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