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Marò, la polizia conferma "Sono stati loro a sparare"

Perizia indiana, i risultati: "Coincidono le scanalature sui proiettili". Ora è tutto più difficile per Girone e Latorre

Andrea Tempestini
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Si complica la posizione dei nostri due marò tenuti prigionieri in India. La polizia indiana ha confermato di  aver "individuato i due fucili Beretta che hanno ucciso i pescatori indiani il 15 febbraio scorso". Secondo il capo della polizia: "la prova balistica e le nostre indagini portano alla conclusione che a sparare siano stati i due marines che sono in custodia nel carcere di Trivandrum". E' confermata quindi la compatibilità tra i due fucili sequestrati a bordo della Enrica Lexie e i proiettili recuperati nei cadaveri dei due pescatori uccisi il 15 febbraio, l'omicidio del quale sono accusati Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. La notizia è stata riportata dal quotidiano Times of India. "Coincidono le scanalature" - Un altro responsabile del Laboratorio scientifico della polizia di Trivandrum ha spiegato al quotidiano che "coincidono il tipo di scanalautre sui proiettili che erano nei corpi dei pescatori e su quelli sparati nei test di due fucili beretta ARX 160". Il responsabile ha poi precisato: "Dopo aver condotto accurati test sui sei fucili Beretta sequestrati, il Laboratorio ha identificato i due usati per uccidere i pescatori. Il Laboratorio ha consegnato ai responsabili dell'inchiesta un dettagliato rapporto sui test di tiro, la balistica e le impronte digitali.

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